- Accesso stradale
- Due auto: una in partenza a Rovegro e una all'arrivo a Trontano (non lo sapevamo ma con l'auto si arriva comodi comodi a parcheggiare a 15 minuti dal rifugio Parpinasca).
- Traccia GPX
Traversata Sud-Nord entrando da Rovegro (Bignugno) e usciti a Trontano.
In tre (faticosi) giorni, ma il programma iniziale era più soft con una notte in più.
1° giorno: Bignugno – – > Alpe Orfalecchio
2° giorno: Alpe Orfalecchio – – > Alpe Mottac
3° giorno: Alpe Mottac – – > Trontano
Grande Course che da un po’ cercavo di organizzare; già prima del suo termine mi ha invogliato a cercare per una seconda traversata, anche se non sarà mai alla pari della ventina di circuiti provati da Beat, gioioso svizzero innamorato di questi luoghi e conosciuto al bivacco Alpe Mottac.
Tra Orfalecchio e In La Piana non è più possibile perdersi: molti segni di vernice, ometti e cavi d’acciaio: possiamo forse discutere dello stile ma l’opera di carpenteria è di prim’ordine e secondo me necessaria. Fosse solo per dare un po’ di senso a quel tratto di sentiero che, diciamolo pure, è una noia infinita sia paesaggisticamente che escursionisticamente, schifato pure dagli animali selvatici (escluse le trote).
Lungo le tappe incrociamo in tutto una trentina di persone in gruppetti di varia natura ma esclusivamente stranieri: per dire che “Selvaggio Verde” è solo un innocuo spot da merchandising, forse più efficace con l’esploratore d’Oltralpe che con il medio escursionista italiano, quello che se non trova brasato con polenta anche ad agosto (ma salendo in funivia fino ai Piani di Bobbio) nemmeno va in cantina a togliere il cellophane dagli scarponcini nuovi.
E sempre a proposito di brasato: oltre al foliage, ottobre è anche il mese del bramito dei cervi in Val Grande.