Ascensione senza particolari difficoltà tecniche in un bell’ambiente glaciale. Tener solo conto dello sviluppo complessivo che prevede, oltre ai circa 1100 m di dislivello del primo giorno per arrivare al rifugio su comodo sentiero, almeno altrettanti il secondo con un lungo falsopiano iniziale sulla morena e il ghiacciaio prima che si inizi a guadagnare metri sul primo pendio vero e proprio.
Partendo dal rifugio prestare un po’ di attenzione nell’individuare un punto agevole in cui scendere sul ghiacciaio dalla morena.
Il ghiacciaio è in buone condizioni i crepacci sono tutti chiusi e le loro linee ben visibili, è risultato invece un po’ fastidioso muoversi sul terreno ondulato di neve dura creato dal vento sulla sua prima parte.
Fino al colle a 3600 m, dove ci siamo fermati con la mia cordata perché ormai tardi, il pendio non supera i 35 gradi.
Ascensione fatta con il corso di Alpinismo del Cai UGET in cordata con Alessandro e Matteo capocordata e istruttore paziente.
Ci siamo mossi in un ambiente alpinistico davvero molto bello: in un unico colpo d’occhio si poteva racchiudere dal Gran Combin alla cima del Monte Bianco, al gruppo del Rosa, al Cervino e al Dent D’Herens. Bello anche il sentiero che il primo giorno ci ha portato da Fionnay alla Cabane Panossiere.
Un saluto anche agli altri compagni di corso (o di corsa come direbbe qualcuno): Alessandro, Alice, Cecilia, Carlo, Eloisa, Paoletta, Stefano, Franca, Raluca e Sabrina e a tutto il gruppo istruttori della scuola.