Replat (Tete sud du) da Saint Christophe en Oisans

Replat (Tete sud du) da Saint Christophe en Oisans
La gita
albertoc
3 02/05/2025
Accesso stradale
normale
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2000
Equipaggiamento
Scialpinistica

Abbiamo dormito al rifugio. Al mattino buon rigelo per cui siamo arrivati abbastanza rapidamente alla base del pendio finale. Con il sole la temperatura ha iniziato a salire esponenzialmente e qui le cose sono cambiate perché l’esposizione a nord non ha consentito una adeguata trasformazione della neve che passava dal marmo durissimo al cartone sfondoso o alla neve incoerente. Siamo stati costretti a mettere e togliere gli sci calzando i ramponi ben tre volte e i tempi si sono inevitabilmente allungati. In discesa a parte i primi 150 metri sotto il colle, piuttosto osceni, dal plateau del ghiaccio a 3200 m., cambiata l’esposizione, abbiamo trovato un firn spettacolare da 5 stelle – moquette! – fino ai 2400 m. circa. Il resto della discesa su neve primaverile ormai cotta dal caldo eccessivo e su resti di valanga, pur non essendo divertente, ci ha comunque consentito di arrivare ai 2000 m. sci ai piedi (un paio di brevi gava e buta). Abbiamo scelto l’acceso b) con pernotto e siamo stati premiati da una discesa di 1000 metri sul rifugio su moquette perfetta. Avevamo programmato di rientrare attraversando il Col de la Girose ma il caldo eccessivo della giornata, l’ora un po’ tarda e anche la stanchezza del sottoscritto, ci hanno consigliato di scendere su Saint Christophe. Scelta faticosa per il portage finale, ma azzeccatissima per le condizione della neve. Ottima accoglienza al rifugio (grazie Justin!), che ha tenuto aperto per noi e per altre due persone.

Con Piero, più che un amico l’unica vera autentica Mary Poppins delle montagne!

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