Saliti venerdì allo Zanotti prima dell’ annunciato acquazzone pomeridiano, cordiale e calorosa l’ ospitalità del sig. Gianfranco Caforio.
Sabato partenza dal rifugio alle cinque e mezza, ma temperature alte, circa sette gradi.
Seguendo i bolli gialli si risale una gorgia innevata e le placconate rocciose, fino a giungere ai nevai posti alle pendici della punta Zanotti.
Calzati i ramponi e superato lo scenografico lago Mongioie ( in fase di disgelo) con traverso ascendente oltrepassiamo i canali della Rocca Rossa (due comitive dirette al canale di sinistra) e di Rabouns, giungendo al conoide dell’ evidente canale centrale del Tenìbres, già in pieno sole…
Progressione faticosa nella prima parte, dato lo zero termico elevato e l’esposizione.
Nella parte centrale e finale tratti in ombra con neve marmorea (nei pressi della convergenza con il canale di destra per intenderci) progressione sulla punta dei ramponi 45° , volendo tenendosi sulla destra la pendenza è più regolare, ma è completamente al sole.
Nessuna cornice presenta all’ uscita, da li in pochi metri si giunge alla metallica croce di vetta.
Nonostante qualche velatura panorama esteso.
Disceso lungo la via normale ( il socio ha preferito la discesa diretta su neve,faccia a monte, della pala finale), prima parte quasi del tutto a secco (bolli rossi), neve da poco prima della bassa e lungo il traverso verso il passo del Tenìbres.
Qualche metro sopra la casermetta secco, poi neve molto smollata nel pendio-canale, da non sottovalutare.
Superato quest’ultimo tratto rientro lungo il vallone superiore del Piz, con sosta al rifugio e discesa verso l’ auto prima del temporale pomeridiano.
Due giornate positive in compagnia del socio Fabio…