- Accesso stradale
- in motoslitta, qui non ci sono strade ma solo piste nella neve
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa compatta
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa compatta
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Si parte dalle motoslitte in ombra e in breve raggiungiamo i pendii esposti al sole, fa freddo ma il sole ci da un aiuto in più. Alcune renne ci osservano dai costoni laterali, non sono spaventate ma sono selvatiche e non si fanno avvicinare. Il percorso è sinuoso ma in breve salendo si aprono ampi spazi. Giovanni traccia alla grande l’ultimo ripido pendio e anche se uno strato infido di neve polverosa/fredda riportata dal vento e non troppo coesa con il fondo, ci fa penare, i rampant aiutano a non disperdere energie … Arrivati sulla cresta ampia e straordinariamente non battuta dal vento, in breve si giunge sulla cima tondeggiante, la prima vetta Svalbardiana del nostro viaggio !! Intorno montagne ovunque, a Sud il fiordo ghiacciato e poi altre montagne nel nuovo Parco Nazionale praticamente off limits.
Temperature basse, che restano inferiori ai -20° la neve è “fredda”, non riesce a sciogliersi sotto la soletta e non permette agli sci di scorrere, scivolare come succede a latitudini inferiori.
Discesa comunque divertente: il primo pendio rimane al sole e sottovento: (itinerario scelto alla perfezione) complice la pendenza, uno strato di 15 cm di neve in parte riportata dal vento, su fondo di neve pressata, ci agevola non poco.
Momenti importanti
Spedizione sociale/famigliare della Sottosezione SESTRI PONENTE del CAI ULE di GENOVA: con Lorenza, Manuela, Samuele, Marco, con la partecipazione straordinaria di Michela … e naturalmente Giovanni, la guida alpina che ha scelto e tracciato l’itinerario e che ci ha scortati con il fucile obbligatorio da queste parti per il pericolo di is bjørn, l’orso polare in attività da queste parti. Super Grazie Giovanni !!