- Accesso stradale
- Parcheggio basso appena passato il ponte della superstrada, portati da Elda (grazie!) fino al ponte sul fiume.
- Sosta
- Diversi ancoraggi tutti ottimi
- Scappatoie
- Sì diverse
- Navetta
- Breve e facoltativa
- Traccia GPX
Avevamo deciso di percorrere questa forra giusto per riempire la giornata dopo il Lasino e…wow! Si è rivelata a mio parere la più bella della vacanza. Si parte dopo il ponte per comodo sentiero che scende in riva destra, e dopo una breve camminata comincia subito la prima calata appoggiata e bagnata verso un pozzone gigantesco (ce ne sono diversi) davvero suggestivo. Se amate le nuotate questa forra fa per voi! Più si scende più cominciano anche i salti, fattibili o uscendo prima dalle calate, o dopo la presa d’acqua anche direttamente al posto delle calate. In particolare segnalo il salto da 16m prima della diga, uscire dalla calata (o risalire dalla pozza) e fare tutto un semicerchio in riva destra, una breve corda fissa aiuta a risalire un saltino e si arriva sopra alla pozza, tuffo perfetto e pozza spettacolare! Poi decisamente consigliabile proseguire fino all’Anza per due motivi, il primo è il tuffo finale spettacolare, 12m un po’ da prendere lungo ma molto scenografico! E poi la vista su dove l’acqua piovana subentra in quella glaciale, una cosa che si vede raramente in forra, una bellissima esplosione di colori. Anche l’uscita è relativamente comoda: seguire la riva dx idrografica dell’Anza verso monte fino a individuare un cartello della piena, da lì si sale brevemente a una strada di servizio verso dx che porta fino alla chiesetta. Poi risalire un sentiero ripido ma bollato fino all’asfalto, da cui al parcheggio. Che bella sorpresa! A quanto so non è frequentata come altre forre tipo la val Bianca, ma sicuramente la consiglierò a tutti quelli che vengono in zona. Oggi la portata era presumo bassa (comunque piacevole), sicuramente è una forra che con portata alta non va sottovalutata!
Con Andre, ultima forra della due giorni ossolana.