- Accesso stradale
- Ampio parcheggio lungo la strada sterrata perfettamente percorribile con qualunque tipo di mezzo
Dal bivio col rifugio Campo Base abbiamo preso la destra in salita per la strada che porta a grange collet, dove abbiamo parcheggiato. Da qui partono molti sentieri, inoltre hanno messo recentemente il divieto, indi per cui è un punto di arrivo inevitabile, pena multa se passano i vigili urbani. Abbiamo iniziato per la strada che scende sulla sinistra, fino ad arrivare al cartello/mappa in un punto pianeggiante (consiglio: per evitarsi questo dislivello inutile in discesa, appena iniziato si arriva ad un torrentino asciutto che, una volta oltrepassato, sulla destra parte un sentierino in costa che taglia di un bel po la discesa. Consigliato soprattutto per il ritorno, per evitarsi un po’ di dislivello in salita).
Si sale su da un bel sentiero fino al rifugio Stroppia, che è un bivacco, scandalosamente chiuso (accessibile solo previo ritiro chiavi nel bar di paese, quindi le funzioni di bivacco di emergenza non sono contemplate, pur essendo l’unico – il Barenghi dista 3 ore da questo). Si procede in salita in una vallata estremamente suggestiva, circondata da diversi 3mila. L attacco per la cima rimane prima della salita alla forcella, che rimane davanti a noi, ma si prende la sinistra segnata a stento da diversi ometti. Questo perché sentiero vero e proprio non c è, sono tutti sfasciumi/pietraie fini alla cima, con un bel dislivello. Aiutati dalla traccia gps abbiamo seguito una traccia fino alla croce di vetta, che apre una vista a 360 su di uno stupendo circondario, per un totale di 1650 di dislivello, 4 ore alla cima e 18 km circa complessivi (no anello). Non una passeggiata, ma merita!
Giornata limpidissima, il Monviso era sempre ben visibile.
Totale 6:30 h in movimento, circa 8 totali
Con Michele, Marta e Federica