- Accesso stradale
- Se traffico aperto si segue la Val Ferret fino al cartello di divieto. Parcheggio poco dopo valicando il ponte. A dx ristorante con parcheggio riservato ai clienti. Se traffico regolamentato (alta stagione) utilizzare le navette da La Palud/Courmayeur.
Via davvero bella e gratificante in ambiente spettacolare e su difficoltà contenute, 750 metri divisi in 19 tiri ottimamente attrezzati a spit, tutte le soste sono su spit collegati da cordini con maillon. Noi abbiamo concluso la via in poco meno di 7 ore, prendendocela con calma e facendo diversi tiri in conserva. Fortemente consigliata una scelta di friend in quanto la spittatura è spesso lunga (anche molto) e ci sono sezioni da proteggere (ad esempio nel secondo tiro bisogna traversare da dx a sx una fessura orizzontale che si trova tre metri sopra la sosta e ribaltarsi su un terrazzino; solo lì troverete il primo spit del tiro). Utile una chiave per stringere qualche dado molle. La via è un po’ discontinua ma quasi tutti i tiri
sono belli o hanno passaggi interessanti. Ho trovato i gradi adeguati, anche se come riferiscono alcune relazioni un paio di passi potrebbero essere valutati 6a. Come dicevano altri a volte la difficoltà maggiore consiste nell’individuare gli spit, spesso arrugginiti e mimetici, ma con un po’ di intuito la linea è sempre abbastanza evidente. Le maggiori difficoltà di orientamento si possono incontrare nel canale a metà via: giunti al decimo tiro si risale un pilastrino a blocchi (qualcuno instabile, spit) quindi la sosta è ben individuabile a dx, al centro del vasto canale. Se giungete a un vecchio chiodo siete saliti troppo e la sosta sarà una ventina di metri alla vostra dx, ben visibile. Dalla sosta del decimo tiro si risale per percorso non obbligato (II) puntando a dx ma restando nel canale, a 15/20 metri dalla parete di dx. La sosta successiva si trova dopo 50/60 metri su un vago terrazzino, poco visibile dal basso, più visibile quando le sarete a fianco (io me la sono trovata poco a sx). Da qui si sale puntando più decisamente a dx fin quando sarà visibile uno spit in un vago diedro e poco sopra la sosta su comodo terrazzino, alla base di un salto più verticale. Più a sx sono visibili le soste di Les Chamois Volant. Da qui la via è sempre evidente. Nel 17esimo tiro dopo aver aggirato a dx il pilastro (spit sul pilastro e spit con cordino bianco subito dopo aver traversato) si prosegue dritti nel camino aperto che avrete di fronte (io stavo per sbagliare traversando troppo). Da qui alla vetta, bella la placca appoggiata finale (peccato per lo spit in mezzo a un mare di fessure parallele proteggibilissime).
Con Erica, super compagna di cordata.