Roma (Punta) da Pian del Re

Roma (Punta) da Pian del Re
La gita
pedrito
4 15/10/2010
Accesso stradale
ottimo

Fantastica zampata (con molta certezza l’ultima) su un 3000 impegnativo in assetto “estivo”.
La bella giornata calda di giovedì ha asciugato abbastanza bene la via che, comunque gode di una ottima esposizione solatia e si “pulisce in fretta”… (solo qualche tratto terroso umido , ma poco fangoso). Passati dal sentiero della cascata, anche qua fortunati a parte qualche roccetta verglassata, per nulla problematica, si è passati tranquillamente, poi terreno duro e gelato, ma no problem fino ai laghi e poi il solito tratto pallosetto e faticoso fino al bivio per il Giacoletti… da lì per ripidi prati al bivio per il passo del Colonnello: via interamente pulita compreso il camino inizale , che si può affrontare in piacevole “spaccata” sulla dx o per salti accentuati sulla sx (salendo), comunque c’è una corda (in buone condizioni) con addirittura alcune asole per far sicurezza (per es. con una longe) o da utilizzare come “maniglie”. Io personalmente l’ho trovata un po d’impiccio, nel senso che se si arrampica liberamente ti si “intrappetta” nello zaino, ecc. però per chi non se la sente o stanco può essere molto utile, soprattutto se bagnato, ghiacciato, ecc. Poco dopo, tratto di roccette gradinate rivolto a Nord, che correttamente (da stagione) era sporco di neve ma non verglassato (almeno dove siamo passati noi) e non problematico soprattutto in discesa, certo se però era verglassato… Forse converrebbe mettere un maillon per la discesa … visto che né abbiamo visto uno più avanti (forse sosta di una via?) in un punto assolutamente non problematico cmq. crepi l’avarizia c’è possibilità di mettere una fettuccia su spuntone, ecc. 🙂 Via ben segnata con segni rossi (frecce) ben visibili con bei tratti di facile arrampicata, seconde me mai particolarmente esposta (giudizio soggettivo). È’ una via molto sporca (pietrisco di tutte le dimensioni) secondo noi il casco è d’obbligo, fate vobis. Noi ieri eravamo attrezzati bene, non sapendo quali condizioni avremmo trovato, ma un casco è più che sufficiente in condizioni estive. Concordo con altri commenti da non intraprendere con pioggia o con condizioni di maltempo, non ne vale veramente la pena… Complessivamente l’ho trovata più facile da quanto si evince dalle precedenti relazioni e, (giudizio totalmente soggettivo e opinabile…) poco esposta, e soprattutto alcuni tratti non sono di I ma di II (facile, ma a tal proposito ho richiesto una ricorrezione dell’itinerario già descritto al webmaster), comunque si consideri che la via non è breve e la discesa con tratti di pietrisco richiede cautela e attenzione con diversi tratti da disarrampicare, che a loro volta, richiedono un minimo di dimestichezza con questo tipo di salite, da non sottovalutare… Giornata meteo al mattino spettacolare poi come da previsioni nel primo pomeriggio nuvologlia dalla pianura ma che non ha guastato più di tanto. Quattro stelle perché pensavo un po’ più impegnativa e di maggior soddifazione cmq. ambiente come sempre superbo: i satelliti del viso non tradiscono mai soprattutto nei colori autunnali! Passati al ritorno, facendo un piccolo anello dal lago Lausetto per la diramazione per il lago Fiorenza: prima parte un po’ viscida e scassacaviglie poi migliora, forse è più piacevole il ritorno sulla via di salita, erano molto anni che non passavo dal Lago Fiorenza sempre molto bello soprattutto se privo di presenza umana…, infatti per tutto il giorno non abbiamo trovato nessuno in giro… un miracolo per la Valle Po 🙂

Stavolta nonostante il riacuirsi dei miei malanni (mortacci…), stringendo i denti con forza di volontà ce l’ho fatta… ma grazie soprattutto a Roby per la disponibilità settimanale e per aver portato la corda (altrimenti sarei schiattato sotto il peso dello zaino) e grazie ad Adriana per avermi accompagnato: sempre più brava, soprattutto a disarrampicare, ormai non ti ferma più nessuno!

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