- Accesso stradale
- Parcheggiare alla funivia, ci sono anche posti non a pagamento.
Poco da aggiungere al commento del socio giuliof.
Rigelo scarso, si affondava un po’ già alla partenza dalla funivia. Tenuti i ramponi dall’inizio alla fine.
Traccia evidente per la gengiva, solo in un paio di punti alcune biforcazioni, seguire le tracce più “pestate”.
La cresta è ottimamente tracciata, decisamente esposta, ma molto affilata solo in un paio di punti, lo scivolo in queste condizioni non è un problema.
Nelle roccette finali seguire soste e spit, il percorso è abbastanza intuitivo, i friend incastrati sono diventati due tutti nello stesso punto, le difficoltà non superano il III, ma con i ramponi è tutto un filino più complicato.
Ci sono tre soste a spit più cordone sulle roccette, ma con due calate da 30 metri (saltando la sosta intermedia) si arriva sulla cresta, ce n’è una quarta sulla cresta vicino alle roccette costituita da due cordini su spuntone con maillot per scendere un tratto delicato. L’ultima sosta sulla gengiva, evita qualche passo di disarrampicata su rocce bagnate.
Al ritorno il meteo è peggiorato e ci siamo beccati anche un po’ di neve/pioggia ghiacciata.
Prima volta per me a Punta Helbronner, gita spettacolare in mezzo a punte storiche.
Ottima compagnia di giuliof e gaijin sempre affidabili.
Un apprezzamento al rifugio Torino, persone veramente disponibili e molto cortesi.