- Accesso stradale
- Parcheggio basso gratuito a Courmayeur
Ghiacciaio chiuso, nessun crepaccio evidente. In compenso terminale aperta che per ora si passa tutto a sinistra salendo. Non so quanto possa durare. Pendio per accedere alla gengiva in neve, con tratti in ghiaccio tra gli sfasciumi ma sempre camminabile. Qualche passo esposto, occorre tenere sempre i ramponi. Alba sul Bianco da lacrime agli occhi. Dalla gengiva la cresta si presenta molto più larga dell’anno scorso e in generale molto più facile. In alcuni punti è davvero affilata ma la neve ha dato sempre sicurezza. Nel canalino ‘spesso ghiacciato’ abbiamo trovato neve dura e siamo scesi faccia a monte senza problemi – Matteo assicurato e io con due picche. Purtroppo troviamo traffico sulle rocce sotto la cima e ci mettiamo quasi 2 ore dall’attacco alla cima!!! Salta così la traversata fino al Dome, peccato. Panorama e ambiente sono clamorosi. Discesa in doppia con ancora del gran traffico, occhio al recupero corde che si incastrano su spuntoni vari. Si arriva giusti con due calate se con corda da 50 m doppiata. Discesa tranquilla sulla cresta, pendio tra sfasciumi e ghiaccio ma ok. Delicato invece il canalino sopra la terminale per neve smollata e scivolosa, tanto che ci regaliamo un bel volo per una mia distrazione. Grazie a Matteo che mi trattiene e alla mia picca che mi auto-arresta. Vero che la pendenza non era estrema ma la terminale era proprio lì sotto…che spavento. Dato che il rifugio era strapieno abbiamo dormito in tenda sul ghiacciaio con altri temerari, bellissimo, comodo e soprattutto silenzioso.