Rigelo appena discreto sul ghiacciaio del gigante. Terminale e couloir di accesso alla spalla in buone condizioni. “Al raggiungimento di grossi massi che sbarrano la strada” come dalla relazione qui presente andare a sinistra, passo difficile, ma superabile. Andando a destra ci si trova in un couloir ghiacciato.
Cresta in neve soffice, tracce appena accennate, a mio avviso in condizioni che richiedono una attenzione superiore al normale. Presenti tre buchi con vista a picco sulla Val Ferret che la dicono lunga su dove si sta camminando. Discesa dalla quota 3900 con poco ghiaccio affiorante (doppia in discesa su cordone presente e facile risalita al ritorno). Parte finale in roccia un pò da ricercare, molte pietre pericolose. Discesa con due doppie da 30 mt giusti su cordoni con maillon a sinistra guardando il Dente del Gigante, si arriva 5 mt sotto la cresta nevosa sul lato italiano.
Solo noi e un’altra cordata in A/R, tre cordate verso il Canzio oppure rientrate molto tardi dal Dome (per raggiungerlo e ritornare al Torino per l’ultima funivia occorre partire molto presto e essere veloci).