- Accesso stradale
- Parcheggiato nei parcheggi a pagamento degli impianti, molto vasti ma affolattisimi, conviene accedervi presto.
Per chi volesse togliersi il primo pezzo di cammino, almeno un oretta e mezzae centinaia di mt di dislivello, consigliato usufruire degli impianti.
Stupenda escursione, circa 20 km totali poiché, interpretando erroneamente una guida, siamo partite dalla base degli impianti. L avvicinamento iniziale percorre lo stradone fino al rifugio, affollatissimo poiché poco distante si arriva tramite impianti. Si prosegue nel vallone dagli immensi prati, circondati da maestose cime. Noi abbiamo scelto di percorrere la via in senso antiorario, salendo per il vallone detritico (piuttosto faticoso e perennemente esposto al sole), per poi arrivare all attacco della ferrata, che parte subito arduo con un bel muro verticale e d impatto, ove alcuni in discesa stavano trovando difficoltà. Questa era la mia seconda ferrata e nonostante i miei problemi con le vertigini, non ho riscontrato particolari difficoltà, anzi, la consiglio vivamente. È stata la vetta di battesimo di Messner, che a soli 5 anni si è trovato a salire senza alcun tratto attrezzato, ma lui era un campione fin dagli albori 😅
Cima stupenda con vista su tutto il circondario, consiglio di percorrere la via in questo senso poiché preferibile percorrere il tratto succitato in salita, nessuna problematica per la discesa.
Percorso affollato da molti escursionisti.
Gita estremamente lunga, da fare se si è allenati e soprattutto con partenza la mattina presto. Allego qualche foto 🙂