- Accesso stradale
- Occhio a qualche buca e in caso di piogge torrenziali a un masso "notevole" in bilico sulla strada su parapetto di calcestruzzo prima di arrivare alla conca.
Totalmente privo di neve: parte bassa erba “novella” non ancora alta (sentiero intuibile con i bolli) un po’ viscido e fangoso fino all’Alpe del Torrione, poi asciutto fino in vetta; occhio a un buco mascherato nell’erba (sentiero esile) prima di attraversare il secondo torrente (salendo) prima dell’Alpe del Torrione. Canaponi finali per la cima quasi superflui (in quanto non continui soprattutto in caso di ghiaccio e neve, non a caso mi sembra che una volta ci fossero solo spit e gradini…) roccette invece ben appigliate con buon grip. Erba olina ieri non particolarmente scivolosa. Meteo bello al mattino arrivato in punta 11.00 nuvoloso (se fossi arrivato un’ora prima avrei avuto un panorama con totale visibilità…), e visibilità un po’ compromessa, soprattutto verso la Vda oltre alle normali foschie di calore nella conca e verso la pianura. Per evitare il tratto ripido iniziale: dal parcheggio dopo Scalaro si può proseguire sulla strada sterrata che sale subito alla baita più sopra: all’Alpe Lebi Inferiore dove si trova una losa con indicazioni per agganciare il sentiero poco sopra.
Gita, a mio avviso da fare in autunno, per godere di meteo ottimale oppure un po’ prima (neve permettendo), a salire un “tiraculo” notevole che non molla quasi mai… basta una volta..
Traversata delle Stelle ancora con le neve e non tracciata (utile picca e ramponi).
Un saluto ai due ragazzi di Biella incontrati in assetto di Trail e alla coppia del “gruppo” incontrati in vetta.