Ragno (Pizzo) e Pizzo di Nona da Patqueso

Tempo di salita 3h 10′. La parte iniziale si svolge lungo la strada poderale che raggiunge l’ Alpe Erta (perdita iniziale di 100 metri di dislivello). Partito al mattino con un caldo afoso terrificante, poi dal Cedo è iniziato a spirare un vento freddo che ha reso sopportabile la salita. Attenzione che al Cedo qualche imbecille ha girato un cartello per cui sembra che per il Ragno bisogna andare a dx mentre invece la direzione corretta è a sx (si deve puntare a una baita isolata, poi c’è il passaggio obbligato per guadare il torrente). Al Geccio il sentiero passa sulla dorsale a dx che sovrasta l’alpeggio, poi da lì la traccia torna evidente. Cime raggiunte in mezzo al nebbione con visibilità nulla. Il Nona si raggiunge risalendo un canalone erboso che interrompe la placconata e poi, una volta in cresta, si va a sx dribblando qualche roccetta (traccia presente).
Remake di una gita di tanti anni fa, allora avevo concatenato anche il Togano. Visto un gruppo di bovini pelosi (yak?) ai laghetti del Geccio, la cosa più interessante osservata oggi .