Noi abbiamo effettuato il giro ad anello passando dall’alpe Colli verso la Punta nord con discesa dalla Punta e dorsale sud. I sentieri sono ben evidenti sul percorso tranne che dall’alpe Gomba Colli, dove risultano un po’ confusi dal passaggio del bestiame e tracce dei pastori, e sulla larga dorsale verso la Punta nord, dove il sentiero si perde saltuariamente nell’erba, ma seguendo i vari ometti e qualche bollo sbiadito in entrambe le situazioni il percorso risulta ben evidente; l’unico inconveniente potrebbe derivare da situazioni di nebbia o comunque di scarsa visibilità che, soprattutto sulla dorsale oltre l’alpe Colli, potrebbe comportare problemi di orientamento anche per i moltissimi cumuli di pietre che si possono confondere con gli ometti. Il tratto meglio segnato è quello dalla punta sud sino alla strada dove però, anche qui, l’unica segnalazione (paline al bivio a quota 1287) può confondere il successivo percorso a chi non conoscesse la zona o non fosse munito di cartina.
Fidandoci dei vari meteo siamo partiti dalla pianura sotto una leggera pioggerella ma arrivati ad Ivrea il cielo si è aperto consentendoci così di godere di una bella giornata (anche noi abbiamo trovato il “sole di Vipi”): temperatura gradevole, poco vento e solo qualche nuvolone innocuo ci hanno consentito questo bello e panoramico anello escursionistico di circa 16 km di sviluppo. Siamo saliti anche alla quota 2351 appena sopra la Punta nord per avere una visuale della cresta, segnata da bolli rossi, verso il Monte Verzel. Solo due escursionisti incontrati alla Punta sud saliti da S.Elisabetta. Allego traccia.
Con l’instancabile moglie Stefania.
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