- Accesso stradale
- Per l'accesso al precipizio, ri-grazie a ilcontevlad per l’aggiunta di una corda sul muro ripido (jumar comodissima). Alcune delle successive corde fisse nel tratto più esposto, benché sembrino recenti, sono vistosamente danneggiate in più punti.
“Questa è l’ultima volta che salgo al Precipizio” dice chiunque si veda obbligato a tornare in questo luogo tanto leggendario quanto scomodo. Ogni volta le corde fisse paiono più logore e malsicure: “mai più, giuro”. Misteriosamente, nonostante le promesse, lo spirito della Valle intesse un incantesimo di amnesia collettiva riporta tutti quassù, come ipnotizzati dal ciclopico monolite argentato che sovrasta la valle.
Non avevo realizzato che quasi metà di questa leggendaria via di placca fosse in effetti una via di fessura! Al punto che – per quanto mi sia fatto trovare pronto allo spalmo – ho dovuto far ricorso al “Self Control” più sul secondo tiro, il diedro fessurato, che altrove.
La placca è splendida, onde e gobbe di roccia commovente e rugosa. Superfluo ricordare per l’ennesima volta la notevole distanza tra le rare protezioni – anche 10 metri!
Molto utili i friend 5 & 6 anche per il secondo tiro di fessura, per il quale si può portare anche qualche doppione medio se si vuol stare sicuri. Abbandonate poi tutta la ferraglia alla sosta successiva, e se non sarà passato lo spirito della valle a rubarvela, la riprenderete durante le calate.
Questa volta la valle è stata generosa.
Ringrazio: E.Grieg per il secondo movimento del suo concerto per pianoforte op.16, e che suonando incessantemente in testa mi ha aiutato a mantenere la serenità tra uno spit e l’altro; lo spirito di Harambe che mi ha infuso coraggio; l’utente ilcontevlad per l’aggiunta di una preziosa corda senza nodi sull’avvicinamento (ho effettivamente portato una jumar apposta); chrisbe per aver proposto quest’avventura.