- Accesso stradale
- Strada pulita
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa pesante
- Quota neve m
- 1300
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
giornata con meteo variabile, ma al mattino, sopra la coltre di nubi basse che copriva la pianura e la valle c’era un cielo poco nuvoloso nella zona del Pintas. Partenza sci ai piedi dalla macchina; salita senza problemi sfruttando lungo quasi tutto il percorso tracce precedenti. Tutto molto tritato sulle vecchie piste. La neve dai 1800 m in su era decisamente bella da sciare, polvere in trasformazione con leggera nevicata sopra del giorno prima 4 * ci stanno tutte; anche nel bosco, pur non essendocene molta, sono riuscito a trovare tratti ancora intonsi durante la prima discesa fatta proprio fino a q. 1800 lungo le vecchie piste a est che peraltro cominciano ad essere popolate da piccoli abeti e larici. Decido di ripellare visto che il sole fa capolino e non c’è vento tranne che gli ultimi 100 m per arrivare in punta. Raggiunta di nuovo la vetta, decido di scendere sotto i paravalnghe e anche lì trovo neve molto bella anche se tritata quasi dappertutto; cerco di sfruttare il più possibile il “quasi” e me la godo fino a q. 1900/2000 anche da questa parte. Poi comincio a traversare e calare verso est per raggiungere la traccia di salita. Da qui la neve diventa sempre più pesante ma non gessosa o crostosa (adventure da 2*); la scivolata è decente un po’ dappertutto anche se i rododendri sbucano un po’ dappertutto nel sottobosco. Col senno di poi avrei forse fatto meglio dai 1800/1900 m di quota a seguire la stradina che arriva poi a Pian Gelassa e si ricongiunge al percorso di salita; sarà per la prossima volta. In totale non posso che dare 3* che ci stanno tutte.