Capo Noli – Pilastri (Falesia)

Capo Noli – Pilastri (Falesia)
La gita
giuliocosta
4 09/11/2025
Accesso stradale
Parcheggiato alla spiaggia del Malpasso, non è bello passeggiare sull'Aurelia ma almeno lì c'è posto a sufficienza e non si lascia il mezzo di traverso chissà dove.

Abbiamo scalato tre tiri stupendi proteggendo tutto (quasi solo nut, e nut micro, qualche friend sparso fino allo 0.75BD). I due tiri di sinistra (guardando il mare) hanno anche una esposizione minore siccome hanno comodissime cenge alla base (dove parte il traverso) e sono adattissimi ad una prima esperienza in questo ambiente. Abbiamo fatto un altro quinto poi direttamente in linea con la sosta più alta sullo sperone roccioso. Questa più esposta e con un passo verso metà dove serve sangue freddo perchè non si può cadere (oppure si usano i fittoni!). Il materiale trovato pare ottimo.
Non abbiamo trovato però la sosta più a destra (faccia al mare) che è segnata sulla guida, abbiamo trovato un vecchio chiodo universale camp ma non ho visto fittoni o spit, probabilmente ho mal interpretato il disegno?
Spiace per la quantità di materiale vecchio abbandonato e di fori fatti nella pietra: ci sono due tiri oltre quelli di sinistra che sono schiodati e ci sono tutti i tasselli arrugginiti che spuntano, la sosta in cima al pilastro è fatta su 5 fittoni diversi tutti buoni in due spanne quadrate di superficie… tutti necessari? basta un cordone personale attorno al pinnacolo che ti porti via quando te ne vai (e non si erode con la salsedine quello).

4 stelle su 5 perchè la nostra esperienza è stata da 4 su 5. Elencare le cose belle di un posto così è banale, per altro la ressa di gente in zona dancing/easy dalle qua sparisce completamente, ed eravamo soli.
Le pecche sono: la vicinanza alla statale che comunque si sente di continuo stando sui tiri di sinistra (ma pazienza va bene tutto), e il fatto che un falesista comune, forse, potrebbe non apprezzare troppo la macchinosità del su e giù con le calate, le soste appese, il fatto che i tiri più semplici (i quinti, ma da quello che abbiamo visto anche quelli un po’ più duri) non sono granchè continui… Per me, tutto passa in secondo piano davanti all’esperienza: dopo un viaggio in Regno Unito, volevamo tornare sulla scogliera e la scalata è stata davvero molto simile, all’altezza di quella che avevamo fatto là. Noi abbiamo passato un solo fittone in tutta la giornata e sicuramente l’esperienza cambia totalmente rispetto al consumismo dei fittoni, pur restando assolutamente abbordabile. Tra l’altro, alla partenza del traverso sul cengione mi è letteralmente rimasta in mano una placchetta poichè il dado si è sbriciolato tra le mie dita. Se si decide di attrezzare con del materiale fisso, allora poi si deve provvedere, non importa quanto sia oneroso, ma bisogna muoversi di conseguenza. Ridurre la scogliera ad una groviera artigianale poteva essere alla moda negli anni 80/90, ora è negligenza premeditata.

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