Pelousa (Punta di) e Cima di Deserta da Ceresole Reale per la Bocchetta Fioria

Pelousa (Punta di) e Cima di Deserta da Ceresole Reale per la Bocchetta Fioria
La gita
blin1950
4 25/06/2016
Accesso stradale
Nessun problema

Inserisco la gita su questo itinerario per comodità, anche se oggi non siamo saliti né alla Pelousa, né alla Deserta, ma dai Ghiarai siamo saliti sul sentiero n° 517b fin in vista del primo alpeggio del Crussionay, poi come indicato da carta Mu, tratteggio in nero, abbiamo deviato a sinistra in traverso su ripidi pendii boscosi e dopo aver reperito un rudere di baita su una balza boscosa, abbiamo iniziato a scendere verso una pietraia dove abbiamo reperito la esile traccia di sentiero che aggira il promontorio roccioso e si inoltra nel vallone dell’Alpe Vallone, dove raggiungiamo le baite a quota 1929, poste proprio sotto il grande versante nord della quota 2479, che in loco pare sia anche conosciuta come Punta del Vallone, prendendone il nome dall’alpeggio. Dall’alpeggio, salendo a sinistra raggiungiamo il secondo pianoro con baita appoggiata alle rocce di quota 2079; risaliamo nuovamente a sinistra ad un secondo pianoro, quello del grande masso, posto sopra il secondo alpeggio e sempre a sinistra ci alziamo su terreno misto, erba, piccoli cespugli e pietraie, a raggiungere il grande anfiteatro pietroso alla base della cerchia rocciosa. Ora puntiamo a destra, verso la quota 2479, prima su pietraia, poi su ripido pendio erboso raggiungiamo la depressione posta a sud della quota 2479 e per breve cresta ne raggiungiamo la sommità quando ormai inizia il primo scroscio di pioggia; troviamo riparo sotto le rocce di vetta come fanno i camosci, cessato il temporale riscendiamo alla depressione, da dove iniziamo una discesa verso destra che nella parte bassa diventa un traverso ad attaccare il pendio-canale che risale alla Sella del Vallone, m. 2414 e da questa con un traverso raggiungiamo la Bocchetta Fioria inf. m. 2395, rapida discesa verso i laghi Bellagarda dove siamo sorpresi da un secondo e più violento temporale misto a grandine, che ci accompagna ben oltre i laghi. Un terzo e poi un quarto temporale ci accompagnano fino alla macchina; sono le 12, 13 e meno male che le previsioni meteo davano temporali dal pomeriggio…

Sentiero molto bagnato, erba fradicia, e stranamente oggi un sacco di noiosissime zanzare nella prima parte del percorso. Un grande grazie all’Amico Franco, per la bella mattinata trascorsa in ottima compagnia nonostante condizioni meteo avverse, ma sicuramente ci torneremo, però ci dovrà essere tempo bello, perché è un gran bel posto molto selvatico come piace a noi.

Link copiato