Sulla Torre d’Ovarda l’ambiente è garantito!
Partiti dall’alpe d’Ovarda, raggiunto il colle di Costafiorita e traversato sul sentiero dei camosci, attacchiamo la cresta che fa da spartiacque tra il vallone di Venaus e il vallone di Servin… La sera prima c’è stato un violento temporale che ha bagnato la roccia, quindi ci troviamo di fronte una linea di salita marcia che richiede attenzione per la scivolosità della roccia… Il percorso non è molto evidente, bisogna sapersi muovere tra canali, canalini, speroni e guglie senza finire sui tratti di roccia instabile… Si può scegliere di salire direttamente i brevi torrioni che si incontrano (max III grado), oppure aggirarli su uno dei due versanti… Dalla cresta si dipartono varie crestine sulla sx che culminano sulla cresta finale… L’ itinerario qui descritto, invece, arriva proprio sul grosso ometto della punta centrale seguendo fedelmente il filo di cresta…
Discesa dalla normale percorrendo la sempre aerea cresta di vetta che collega la centrale all’anticima (ometto): da qui per tracce imboccare uno dei canali che riportano alla base della bastionata.
Itinerario fortemente sconsigliato in caso di nebbia, è molto facile perdere l’orientamento!
Bella gitarella infrasettimanale con Denis.