Ormeggiare la barca, o farsi scaricare, nella baia in fondo al Kobbefjord, sulla sinistra [64.168255, -51.419613], comunque nella valle che ospita la vetta dell’Oriatorfik. Una volta sulla terra ferma, seguire la crescita verticale della valle, cercando di non perdere mai quota, salendo verso l’evidente forcella che divide l’Oriatorfik dall’Aqqitsoq. All’inizio l’orientamento è facile, poi bisogna scegliere bene da che lato delle rocce passare. ci sono tanti gradoni di rocce un po’ labirintiche. E’ necessario un cappello con rete per controllare le zanzare. Una volta raggiunta la spalla, godersi l’affaccio sul fiordo pieno di iceberg è necessario! Da qui si procede a destra (verso Ovest) salendo la roccia, cercando il facile nel difficile. La salita non è mai banale, il pericolo principale è la caduta di grosse lastre di granito. In certi punti è possibile finire in qualche passaggino di secondo. In caso di scarsa visibilità bisogna stare molto attenti!
Una volta in cima il panorama è qualcosa di unico e spettacolare. una vista a 360 con affaccio sul lato Nord, con le sue pareti verticali di 1000m a picco sul fiordo.
Si ritorna per la stessa via della partenza.
Nel caso in cui vi dobbiate organizzare con chi vi deve venire a prendere in barca, contate tranquillamente 5/6 ore da quando vi lascia a quando vi deve venire a prendere.
La copertura telefonica è assente nella prima parte, compare timidamente quando ci si affaccia sul fiordo, grazie alla stazione telecomunicazioni sul Qingaaq.
Attenzione a tutto in quanto in Groenlandia non c’è un vero e proprio soccorso alpino, anche con l’inReach i soccorsi potrebbero impiegare tante ore ad arrivare.
- Bibliografia:
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Trekking around Nuuk - Jakob Abermann
https://visitnuuk.com/community-picks-the-ultimate-guide-to-hiking-in-nuuk/#:~:text=Jakob%20Abermann's%20Trail%20Picks&text=During%20his%20time%20in%20Greenland,into%20the%20region's%20diverse%20terrain.