- Accesso stradale
- Facile accesso stradale e parcheggio seguendo le indicazioni "Cascate" ad inizio paese.
La nuova ferrata di Novalesa risulta tra le più panoramiche della Val Susa. Il primo tratto è realizzato lungo la parete della prima cascata, il secondo tratto consente invece di passare attraverso un piccolo canyon. Oltre al positivo impatto visivo della e dalla ferrata, poco altro risulta degno di nota. L’unica vera difficoltà tecnica è la costante esposizione del primo tratto. Null’altro. Il percorso si conclude con relativa calma in 1h20, avvicinamento 10 minuti e rientro in 40 minuti (passando dal bel centro del paese di Novalesa). In periodi estivi è consigliatissimo svolgere il percorso di prima mattina (esposizione Ovest). Il ponte alto e il ponte basso non sono ponti tibetani ma passaggi ricavati su massi erratici incastrati nel canyon finale. Ferrata in ogni caso piacevole ma senza alcuna velleità atletica (gradazione difficile decisamente eccessiva.. si ritiene la ferrata della Sacra, gradata AD, più impegnativa per la sua lunghezza).
Non si comprende la scelta di posare cavi di acciaio senza alcuna guaina (attualmente in ottimo stato ma totalmente esposti alle intemperie) e la mancata pulizia del percorso. Lungo tutta la ferrata vi è massiccia presenza di detriti di roccia, pietrisco e terra che si distacca. Alcuni passaggi sono ricavati totalmente nella terra e ci si domanda cosa accadrà al primo fenomeno temporalesco. Inspiegabile la scelta di fare accedere visitatori, non adeguatamente informati, alla pozza sottostante il primo tratto di percorso, con (giudizio personale) estremo pericolo di caduta involontaria di detriti o altro sia per utilizzo dei “ferratisti” sia per eventi atmosferici.