Nordend dalla Monterosahutte

Nordend dalla Monterosahutte
La gita
aski-paco
5 15/05/2025
Accesso stradale
ok
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2600
Equipaggiamento
Scialpinistica

RIASSUNTO
Fatta in 3 giorni partendo da Cervinia
– Giorno 1: da Cervinia a Plateau Rosa con gli impianti, pellata fino alla Porta Nera, discesa verso la Monterosahutte
– Giorno 2: dalla Monterosahutte alla vetta e ritorno in rifugio
– Giorno 3: dalla Monterosahutte scesi sul ghiacciaio e poi risalita fino al Teodulo, discesa sulle piste fino a Cervinia

Probabilmente questo è il modo più bello di fare la Nordend, in assoluto.

SVILUPPO
Giorno 1: siamo partiti piuttosto tardi da Cervinia, saliti con gli impianti fino a Plateau Rosa/Testa Grigia (35 euro) messo gli sci intorno alle 12, risalito prima a bordo piste fino al Piccolo Cervino, poi lungo il traverso che costeggia i Breithorn fino alla Porta Nera (tra il Roccia Nera e il Polluce). A seguire 1400 metri di discesa da 5 stelle sullo Schwarzegletscher: farina compatta nella parte alta e trasformata nella parte bassa. Arrivati in fondo è necessario togliere gli sci per arrivare sul Grenzgletscher in vista del rifugio, per raggiungere il quale si rimettono gli sci e si risalgono 4-500 metri di dislivello. Da Plateau Rosa alla Monterosahutte ci abbiamo messo poco meno di 6 ore.

Giorno 2: partiti alle 5:15 dal rifugio. Le condizioni della salita al momento sono ottime: il ghiacciaio è bello chiuso, la famosa terminale neanche si vede, la cresta finale è quasi tutta nevosa con una larga e confortevole traccia. Solo al termine della cresta c’è una breve sezione di roccia con qualche passo facile ma molto esposto su cui ci siamo legati, due cordoni in sede, uno con anello di calata per la discesa. La cima è davvero molto stretta: tenere presente che tra cresta nevosa, tratto di roccia e vetta stretta è facile creare tappo anche solo quando si incrociano 2 o 3 cordate. Per scendere dalla vetta una calatina può aiutare oppure si disarrampica senza troppe difficoltà. Dalla Sibersattel altra discesa commovente in alto farina compatta in basso trasformata. Tornati in rifugio intorno all’ora di pranzo.

Giorno 3: Partiti alle 6 dal rifugio, siamo scesi sul ghiacciaio e poi sci in spalla siamo scesi fino alla confluenza con la valle del Teodulgletscher. Da qui risalito prima su pietraia, poi su neve marcetta (esposizione EST, neve già molla alle 9 del mattino, probabilmente molto pericoloso affrontarlo al pomeriggio), poi su ghiacciaio bello chiuso fino al Teodulo. Da lì discesa su pista fino a Plan Maison, da Plan Maison abbiamo deciso di prendere l’ultimo troncone in discesa (costo 13 euro) per non dover camminare su prato o inseguire le ultime lingue di neve. Alle 12 a Cervinia.

INFORMAZIONI UTILI
– Farla in 2 giorni partendo dal lato italiano (da Cervinia o da Staffal) è semplicemente impossibile, qualunque sia la strategia per il ritorno (risalire alla Porta Nera o al Col del Lys troppo faticoso, risalire al Teodulo troppo rischioso e ravanoso per farlo al pomeriggio, scendere a Zermatt e svalicare con gli impianti impossibile per gli orari: bisognerebbe essere a Zermatt entro le 15 per riuscirci)
– L’unica possibilità di farla in 2 giorni è partendo da Zermatt, usando il trenino Zermatt -Rotenboden sia per la salita che per la discesa (scendere autonomamente verso Zermatt in sci e a piedi è impossibile). Anche in questo caso i tempi rischiano di essere stretti: in rifugio non servono la colazione prima delle 4, la gita è lunga, e dalla Monterosahutte alla stazione del trenino possono volerci anche 4 ore a seconda delle condizioni (così ci hanno riferito). Anche partendo da Zermatt potrebbe avere senso fare due notti in rifugio per essere tranquilli coi tempi.
– Il Monterosahutte è molto confortevole, personale gentile, buon wi-fi libero che prende in tutto il rifugio, acqua corrente definita non potabile. Cena servita alle 18:30: buona, abbondante ma non abbondantissima (format insalata – minestra – un piatto unico con possibilità di un bis – dolcino).
– Volendo minimizzare il dislivello del primo giorno è possibile prendere l’ultimo troncone da Plateau Rosa (circa 3500) al Piccolo Cervino (circa 3800): così facendo invece che 35 euro se e pagano 74 (!)
– Come materiale è sufficiente una corda da 30 m. Utile normale attrezzatura da ghiacciaio (cordini, moschettoni, un paio di rinvii e un paio di viti), non è necessario materiale per assicurarsi su roccia.

CONCLUSIONE
Come detto questo penso sia il modo migliore di fare la Nordend: 3800 m di dislivello, 45 Km, un giro ad anello in ambiente spettacolare e selvaggio, con discese stupende. L’unico motivo valido per farla da Zermatt è se fosse necessario farla in 2 giorni.
Voglio però sottolineare che noi abbiamo trovato buone condizioni in quota: in stagioni più secche potrebbe non essere così agevole scendere lo Schwarzegletscher o risalire verso il Teodulo.

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