- Accesso stradale
- Il solito.
La via è molto bella, dal grande valore storico, e anche lunghetta, per il resto è tutto in ordine a parte qualche spit da stringere. L abbiamo risolta, con una corda singola da 60m, in 11 tiri perché spezzato L2-L3 non proprio volontariamente, volendo si può fare in 8 tiri
Giornata fotonica, anche se alle 11 il caldo ha iniziato a farsi sentire, siamo al limite della stagione.
Alcune cordate si calano alla sosta di L3 ma si perdono L1, L2 e L3, e si gode solo a metà. I passi più difficili dei primi tiri sono pochi movimenti, ma fantastici, placche sospese sul mare.
Il mare gorgogliava sotto di noi, e i pesci ballavano sotto la roccia, nell’acqua smeraldo. Gli altoatesini invece che se ne stiano tra le dolomiti.
Con Matte on fire, non solo per il sole ma anche per la gasa. Bagnetto finale alla baia dei saraceni per sbollire.
E’nt’a barca du vin ghe naveghiemu ‘nsc’i scheuggi, emigranti du rìe cu’i cioi ‘nt’i euggi, finché u matin crescià da puéilu rechéugge, fré di ganeuffeni e dè figge, bacan d’a corda marsa d’aegua e de sä, che a ne liga e a ne porta ‘nte ‘na creuza de mä.