- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partenza da Riale sci ai piedi, saliamo lungo il sentiero verso Furculti sul versante Sud, quindi ben presto dobbiamo mettere gli sci sullo zaino e proseguire a piedi fino ai caseggiati nei pressi dell’antenna. Qui grazie a lingue di neve lungo le stradine possiamo rimettere gli sci che terremo fino in cima. I successivi pendii sono innevati ma la salita è resa difficoltosa dalle fitte boscaglie di ontanelli che normalmente sarebbero sotto la neve; anche nella parte centrale dell’itinerario i lunghi traversi portano ad affrontare diversi saliscendi su tratti scarsamente innevati. Il vallone verso i Corni mostra parecchie rocce affioranti, alcune delle quali seminascoste dalla poca neve delle recenti precipitazioni. Nonostante tutto riusciamo ad arrivare in cima sci ai piedi, appoggiando sul versante Nord-Est della cresta. Grazie alla bella giornata serena, il panorama è spettacolare, impreziosito dalla vista ravvicinata del volteggio di un’aquila nel sottostante vallone del Vannino. In discesa troviamo neve molto varia che ha risentito della recente nevicata e soprattutto del forte vento dei giorni scorsi: alcune placche lucide, sottili accumuli di neve recente ancora polverosa alternati ad altri piuttosto gessosi o addirittura già trasformati in crosta non portante. Ridisceso il canalone miracolosamente indenni dai molti sassi presenti, decidiamo di proseguire la discesa nel vallone di Nefelgiù, su neve a tratti anche piacevole. Occorre spingere parecchio dall’Alpe in poi e lungo vari tratti della strada che riporta verso Morasco e Riale; qualche traverso avventuroso sui ripidi pendii sopra il lago poi grazie alla strada e alla pista di fondo, ormai chiusa ma ancora quasi del tutto innevata, arriviamo al punto di partenza (spingendo) ancora con gli sci ai piedi.
Gita in allegra compagnia; gruppo numeroso con Andrea, Davide, Gabriella, Luca, Marco, Max, Nicholas e Nicola.