Nasta (Cima di) – Lupo Alberto

Per l’avvicinamento bisogna seguire il sentiero verso il Lago di Nasta, tra le due placche si vedono dei segni verdi che escono verso sinistra, seguendo i segni, ometti e tracce di sentiero si arriva alla conca morenica dove attacca la via. L’attacco della via è abbastanza facile da trovare: partendo dall’unicorno ci sono due vie in placca (una con cordone rosso e una senza cordone), Lupo Alberto è la terza, spit con cordone bianco nei pressi di un’evidentissima fessura. Nonostante le difficoltà basse la via è molto bella, alterna placche a vaschette a fessure principalmente, su roccia ottima. La via è protetta con qualche spit e qualche chiodo, utili un po’ di friend, a livello di soste si trovano delle intermedie a chiodi, ma il mio consiglio è di cercare sempre le soste a spit con catena e anello di calata, sono quelle corrette, fino a L8, soprattutto nella parte alta dove si incrocia e sovrappone con un’altra via a spit che arriva da sinistra. L9 facile mica tanto, bisogna salire in direzione sosta a spit con cordone bianco, poi traversate verso destra, si supera un primo cordone su spuntone, bisogna ancora scalare il diedro fessurato in fondo per trovare il ballatoio corretto: si vede chiaramente un cordone su spuntone più in alto, e a sinistra la fessura a Z di Michelin sopra uno spit. Da qui per l’ultimo tiro dello Spigolo Vernet basta salire rinviando il cordone e 4 chiodi abbastanza visibili fino alla fine delle difficoltá. Abbiamo fatto la cresta in conserva protetta facendo una calatina dove c’è il cordone con maillon fino alla prima croce, da lì ci si può slegare per raggiungere la seconda croce e scendere dalla normale. Bellissima gita in ambiente spettacolare, su una bella montagna, finendo con cresta e discesa dalla normale rimane un bel gitone (almeno per noi) che completa l’arrampicata con un po’ di alpinismo.

Con Manu, partiti diretti da casa e arrivati al rifugio alle 18.40, giusto in tempo per la cena.