- Accesso stradale
- Niente da segnalare. Parcheggio pian del Re pieno, parcheggiato bordo strada a Pian della Regina.
Si possono trovare in rete numerose relazioni — anche molto dettagliate — della salita. Di seguito segnalo alcuni punti che, a nostro avviso, è bene tenere presenti.
Lunghezza generale dell’itinerario e orientamento; la cresta pone problemi di orientamento non proprio banali. I segni rossi, citati spesso, sono praticamente invisibili e comunque pochissimi. Non abbiamo mai visto un segno giallo. Gli ometti ci sono ma talvolta risultano invisibili scalando e si notano solo dopo aver sormontato il risalto. A meno di non conoscerla perfettamente, ciò allunga i tempi, nonostante noi si sia andati praticamente sempre in conserva. Alla fine siamo partiti dal rifugio alle 5 e siamo arrivati in vetta alle 15.
Attacco. Abbiamo sbagliato l’attacco della cresta, non trovandolo dove le relazioni conducevano. Il nevaio necessita di ramponi e almeno una picca (l’altro può arrangiarsi con i bastoncini) ma non abbiamo trovato il chiodo bollato. Così, siamo rimasti molto più in alto, attaccando alla fine delle placche abbastanza ostiche e, ovviamente, non protette (e nemmeno così proteggibili a parte un friend verde che abbiamo usato per un passo).
Il torrione Saint Robert è aggirabile come in effetti riportano le relazioni. Tenere sempre la sinistra e muoversi secondo la logica degli apritori.
Alla famosa scritta per la (mortale) via della Lepre c’è un tiro piuttosto duro. È dato IV+ ma a nostro avviso è almeno un quinto solido. Non ci sono sostanzialmente piedi per i primi due passi e la prima protezione è una fettuccia posta decisamente in alto. Abbiamo protetto con un friend e tirato tutto il tirabile (compreso il friend!). Dopo c’è un cavetto di metallo dove poter rinviare e alla fine una fettuccia per fare sosta. È un tiro faticoso considerando che si arriva lì con zaino pesante, scarponi e stanchezza. In alcune relazioni è scritto che si può aggirare ma noi non abbiamo esplorato molto la possibilità di farlo (e comunque dovrebbe essere a sx). Forse varrebbe la pena di indicare la possibilità dell’aggiramento.
Arrivati in vetta, foto velocissima e giù per la normale del Viso, mai davvero difficile ma comunque lunga e che richiede attenzione. Alle 20:15 rifugio Quintino Sella.
Grandissima avventura in ambiente maestoso e potentissimo. Considerate una buona / ottima forma fisica perché è davvero impegnativa.
Con Pat, as always!
Un ringraziamento ai gestori del Sella, disponibilissimi. Ai due giovani ragazzi con cui abbiamo cenato e che speriamo di non aver ammorbato con i nostri commenti e, infine, al solitario alpinista che avrebbe dormito sulla cime del Viso.