- Accesso stradale
- auto a la Ferrera
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
l’auto si lascia sulla strada per la diga cosicchè, con la risalita finale, i metri di dislivello sono 1600.
la valutazione si riferisce alla parte sciistica. Bisogna infatti metter in conto 1 ora di spallaggio, a meno di rischiare la solita multa valdostana e scendere in auto a Pouillaye.
Detto questo, bella gita in ambiente selvaggio e poco frequentato. Condizioni buone, meteo favorevole che ha mantenuto compatta e morbida al punto giusto la neve, pur scendendo verso mezzogiorno.In generale non credo sia una gita facile perchè, se si sceglie un maggiore innevamento, è probabile incorrere in rischi oggettivi in quanto il percorso si sviluppa, quasi interamente, lungo pendii canale dove abbiamo trovato abbondanti residui di valanghe.Non diventerà una classica, ma la zona è davvero bella e la sciata regala soddisfazzioni.
In salita provata variante scollinando al colle e passando dietro il gendarme bifido, non davanti come più naturale e come dicono le relazioni. In questo caso la gita diventa OSA perchè occorre affrontare creste rocciose con passaggi di III grado e/o pendii nevosi intorno ai 45°. In generale meglio evitare, ma per chi volesse provarci la cosa è fattibile. Diego si è lanciato sulle roccie, Io prima sulle creste e poi sui pendii nevosi sotto la cresta che conduce in cima. Buon divertimento