- Commento sul ghiaccio
- Scarso o assente, abbondante sul tiro finale
Duro e spaccoso, plastico in brevi tratti - Quota neve m
- 900
Sotto una leggera nevicata e con una visibilità praticamente nulla inferiore ai 50 metri sbagliamo attacco partendo su una facile goulotte molto a sinistra che percorriamo slegati. Quando questa termina decidiamo di traversare a destra per cercare di rientrare su questa cascata e dopo un bel ravanamento in traverso tra cespugli ed erba quasi verticale sbuchiamo proprio alla base del quinto ed ultimo salto di 60 metri. Tiro bellissimo che spezziamo in 2 con sosta su ghiaccio a metà (3 forse 3+) con ghiaccio molto duro, in cima sosta su 2 chiodi sulla destra da cui ci siamo calati lasciando un cordino nuovo al posto della vecchia fettuccia ormai marcia. Siamo poi scesi nella gola della cascata per altri due salti non formati facendo due doppie lasciando altrettanti cordini tra massi incastrati dopodichè siamo scesi facilmente in destra orografica. Ci siamo poi resi conto che i primi due salti erano ben formati sebbene il primo un po’ magro e il secondo appoggiato e ricoperto di neve.
Il giorno dopo la mattina al parcheggio abbiamo incontrato Luca un alpinista di Milano che con il socio ci ha detto che ha poi percorso tutta la cascata in salita, facendo tiri di misto con acqua abbondante. Soste per le calate fatte da noi ancora ottime ed utilizzabili.
Un bel ravanage in condizioni climatiche non ottimali (nevicata in corso e nebbia perenne…). Ambiente super e avventura assicurata!
Con Ale, Roby e Andrea.