Aggiungo un ennesimo parere entuasiasta su questa via, che ha quasi tutte gite con 4/5 stelline, e un motivo ci sarà…in effetti si viene subito catturati da un non so che di magico, sarà la bellezza della roccia a grossi grani bitorzoluti, il modo strepitoso con cui aggira l’enorme tetto, la scalata elegante con cui si risolvono i passaggi con astuzia, mai con forza bruta, lo stile un po’ trad nonostante gli spit. A rompere la poesia della via ci pensa però L8: ho trovato questo tiro davvero inscalabile, nonostante che il grado dichiarato (6c?) non sia certo estremo. Comunque, a volerlo superare in libera, pare necessario passare a una scalata a incastri molto rude, che non ha nulla a che fare col resto. Consiglio vivamente uscita alternativa. Abbiamo fatto avvicinamento dall’alto ma…con dei dubbi che sia una buona idea. Ciò mi ha permesso però di scoprire l’esistenza della interessante falesia sulla cupola del becco, e inoltre il bec di Roci Ruta, più in alto ancora, che mi ha folgorato: pare davvero necessario andarlo a visitare. Sulla via del ritorno, ho deciso di allungare la strada andando a verificare le condizioni di alcuni svincoli della tangenziale: tutto in ordine anche qui, casello del pedaggio compreso.
col paziente Diego