Maria (Punta) Cresta Nord-Ovest

Maria (Punta) Cresta Nord-Ovest
La gita
smarchio
5 09/08/2024
Accesso stradale
Posteggio a Pian della Mussa (3€ / giorno le auto)
Traccia GPX

Dal rifugio Gastaldi bella Camminata fino al Colle d’Arnas (3014 m – 1h45′). Breve sosta e partenza per la cresta che mai troppo difficile si rivela comunque una lunga sgambata. Molti tratti in conserva protetta ed alcuni tiri nei tratti più impegnativi tutti protetti con friends e fettucce da Giacomo che conduce le danze. Alla “piccola breccia” della relazione, constatiamo che occorre superarla di non più di un paio di metri per risalire un diedro/camino che riporta in cresta. In circa 4h siamo alla croce di vetta. In realtà ci siamo fermati su una punta circa 20′ prima della vetta, scambiandola per la vetta (ma non c’era la croce 🙂 ). in Vetta (vera )alle 13:35 cominciamo la calata con un traverso discendente in conserva per rocce rotte verso il ghiacciaio che raggiungiamo in 15′ ca. Preparativi per la discesa su ghiacciaio e bevuta e si riparte. Il ghiacciaio appare in condizioni buone con notevole copertura nevosa soprattutto nella parte alta e parecchio “verde” nella parte inferiore soprattutto verso il lato sinistro orografico; a destra; noi lo percorriamo inizialmente verso il centro per poi traversare a sinistra su ottimo nevato e per ridiscendere gli ultimi metri fin sotto il colle. In 30′ arriviamo in prossimità del Colle d’Arnas a q. 2960 m dove Alessio e Manuel decidono di traversare per rocce rotte, frananti e instabili per raggiungere il colle; con Ari e Giacu invece decidiamo di scendere ancora fin quasi sotto il colle per ghiacciaio per 10′ e di risalire brevemente (su rocce rotte ed instabili) ma tutto sommato Giacomo individua il tracciato migliore che in 15′ ci porta in cresta a pochi metri dal colle. Da lì in 1h15′ al rifugio e dopo una sosta in 1h45′ alla macchina a Pian della Mussa che raggiungiamo alle 19:30
Un dettaglio sulla salita: la cresta sale subito con pendenze sostenute su pietraia nella prima parte e poi con arrampicata fino a circa 3200 m (a metà sviluppo di tutta la cresta), poi diventa una lunga traversata con saliscendi a volte molto esposti, a volte con disarrampicate e risalite; molto divertente, ma discretamente faticosa (almeno per me 😉 )

Grazie a Alessio, Arianna, Giacomo e Manuel per la bella gita, lunga che non essendo particolarmente difficile permette di godere di panorami bellissimi e di un ambiente spettacolare.

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