Malatrà (Aiguille de) traversata dall’Aiguille d’Artanavaz

Malatrà (Aiguille de) traversata dall’Aiguille d’Artanavaz
La gita
sierrachr
5 20/09/2025
Accesso stradale
Da Aosta si prende la SS per Courmayeur, si gira a destra in direzione La Salle, poi si segue per Morge ed infine obiettivo Planaval.
Oppure:
Uscita autostradale di Morgex,
all'uscita autostradale svoltare a destra verso La Salle. Arrivati in località Le Pont, girare a sinistra verso il capoluogo e una volta raggiuntolo proseguire verso le frazioni della collina. Continuare sulla strada della collina, superare anche l'ultimo villaggio Morge e inoltrarsi nel vallone di Planaval fino a dove finisce la strada e dove si trova l'albergo “La Jolie Bergère” .
Planaval di Morge: ampio parcheggio libero!

Commento tecnico personale:
Aiguille De Malatrà 3142 m. versante est e cresta sud-ovest, dislivello salita 1400metri.
Dalla valletta posta a ovest del Lac de Bonalex (circa 2800 m.) si tralascia la traccia che prosegue centrale per l’Aiguille De Artanavaz (3069 m.) e si traversa tutto a sinistra su sfasciumi, puntando l’evidente repulsivo colatoio/canale est incanalato tra due pareti rocciose. Lo si risale faticosamente su terreno molto instabile e con una pendenza che progressivamente s’impenna ( casco obbloigatorio ); giunti all’ interno dell’ombrosa strettoia ( circa a metà canale ), si presenta un piccolo salto causato probabilmente da uno smottamento recente. Il saltino richiede molta attenzione, conviene affrontarlo tutto a sinistra, sfruttando l’appoggio di una mano sulla parete rocciosa (ramponi consigliati causa terriccio cedevole e scivoloso). Si continua convinti su questa linea direttiva fino a sbucare sul piccolo colletto baciato finalmente dal sole. Dal colletto è possibile visionare lo speculare canale che sale opposto dalla Val Ferret.
I restanti brevi 50 metri di cresta sud-ovest si presentano costituiti da mediocri roccette alternate a infide placche, porre molta attenzione!
Finalmente ecco l’ometto di vetta!
La discesa avviene seguendo a ritroso il tragitto di andata…ho sceso il canale stando tutto a destra (sempre ramponato), sfruttando l’appoggio di una mano sulla parete rocciosa. A livello del famoso balzo ( qui meglio disarrampicare faccia a monte) ho sfruttato l’appiglio di una roccia centrale e mi sono gettato tutto a sinistra, sull’opposta sponda rocciosa. Poi da qui diventa più facile.

Premessa personale:
Invece che effettuare la traversata, ho deciso di optare per la via normale che percorre il versante est (canale est) e la successiva cresta sud-ovest.
La frequentazione di questa montagna risulta molto bassa, probabilmente il terreno molto instabile che caratterizza le possibili vie di salita tendono ad allontanare gli alpinisti; inoltre le vicine e possenti Aiguille De Bonalex (3200 m.) e Grande Rochere (3328 m.) tendono a nascondere la guglia del Malatrà.
Questa salita va affrontata solo con condizioni buone di visibiltà, in caso contrario risulterebbe difficile orientarsi.
Il colatoio/canale est risulta ricoperto da materiale molto instabile, inoltre la pendenza rimane sempre sostenuta ( rischio caduta pietre, casco obbligatorio ). La salita ottimale risulterebbe a mio avviso ad inizio stagione, con neve ben assestata ( 40°- 45° ramponi e doppia piccozza )… la difficoltà tecnica probabilmente aumenterebbe ma l’ascensione diventerebbe più gradevole e interessante.
Anche in assenza di neve sono comunque raccomandati i ramponi causa presenza di terriccio molto cedevole e scivoloso che si insinua nella strettoia ombrosa del canalino.
Arrivati al colletto ( baciato dal sole ) i restanti brevi 50 metri rappresentati dalla cresta sud-ovest si evidenziano infidi…roccette e placche a cui porre una certa attenzione ( poca aderenza offerta ).
Ringrazio il Corra per l’ottima compagnia, fino a 2800 m. insieme, poi lui in solitaria sull’ Artanavaz ed io in solitaria sulla Guglia del Malatrà
Primi salitori: A.G. Topham e J. Maitre, 16 luglio 1892

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