- Accesso stradale
- Posteggi sterrati a Pian della Casa del Re, con una macchina non proprio bassissima si arriva discretamente senza mai toccare, altrimenti posteggio alla fine dell'asfalto al Gias delle Mosche
Percorso effettuato come indicato in relazione.
Materiale utilizzato: una mezza da 60, che basta per fare tutte le doppie (discesa dalla De Cessole con 2 doppie da 30 quasi a filo), 4 friend medi/mediopiccoli (direi giusti sia come dimensioni che come numero), 4 rinvii, attrezzatura per doppie.
I nostri tempi, effettuando tutto il percorso di cresta interamente in conserva, protetta solo dove serve, e senza fare tiri:
Pian della Casa del Re – Remondino: 1h (di buon passo)
Remondino – Colletto Freshfield: 40 min
Traversata: 4.20h, suddivise in:
Cima dei Camosci (e discesa al colletto): 40 min
Cima de Cessole (e discesa al colletto): 1.55h (comprensive delle 3 Vette e di 3 doppie)
Cima Maubert (e discesa al colletto): 40 min
Cima Madre di Dio (con variante di V qui proposta): 1.05h
Cima Madre di Dio – Pian della Casa del Re: 1.30h (tagliando in fondo al sentiero che conduce al Remondino).
La Gita è ben descritta tranne in alcune parti, che ricommenterò qua sotto. In generale comunque tutta la Cresta lascia molta possibilità di scelta su dove passare e cosa fare, la roccia è davvero ottima praticamente ovunque e le difficoltà sempre contenute.
Avvicinamento: come da relazione, comunque estremamente logico ed evidente
Cima dei Camosci (e discesa): come da relazione, anche qua in ogni caso molto logica la linea da seguire; si trova ogni tanto qualche sosta alla quale ci si può assicurare, comunque tutta ben proteggibile a friend e con spuntoni.
Cima De Cessole: qui non mi sono trovato con la relazione, che sembra non tenere conto dei vari torrioncini intermedi che sono posti sul colletto: dopo aver trovato l’evidente diedro di IV (lato Remondino) non abbiamo avuto riscontro nella parte successiva della relazione fino alla Cima Est, ed abbiamo dunque seguito la strada più logica (comunque facile) fino alla Vetta, tenendoci sempre lato Remondino. Da qui al Colletto De Cessole come da relazione, aggiungo che le 3 calate sono tutte e 3 da poco meno di 30mt, quindi fattibili tranquillamente con una corda da 60; inoltre, la sosta per la calata dalla vetta Est è a spit, mentre le altre due per arrivare al Colletto dall’Anticima Ovest sono a cordoni che cominciano ad essere vecchiotti ma tutto sommato buoni.
Cima Maubert: come da relazione, passo in partenza di III+ subito sopra il colletto poi molto semplice e super logico fino in Vetta; da qui per rampe basta puntare al colletto sottostante scendendo sempre un po’verso sx, di arrampicata in discesa solo negli ultimi 5mt circa.
Madre di Dio: per la prima Vetta, la Est, come da relazione e comunque, come tutto l’itinerario, molto logica. 2 cose anche qua:
Attenzione al menzionato canalino che è l’unico punto di tutta la traversata con la roccia un pelo instabile (ma nulla di che);
Il passo di V- è letteralmente un passo in ottima fessura proteggibilissimo e molto divertente.
Da qui la relazione per fare il tiro di V non è chiarissima: sembrerebbe bisogni scendere parecchio nel canale per aggirare il torrioncino roccioso una volta scesi dalla Vetta Est; noi abbiamo optato per aggirarlo per comoda cengia che lo taglia a metà con facili difficoltà (circa II con passo di IV fisico in uscita. Superato ci si trova davanti all’evidente fessura di V: grado onesto, ben proteggibile e comunque fattibilissimo in conserva protetta come tutto il resto della Via.
Rientro: dalla Vetta seguire sporadici ometti scendendo per canalone erboso direzione posteggio a valle fino ad intercettare, circa 400mt più in basso, il sentiero che collega il Remondino col Bozano: seguendolo verso sx ed abbandonando quando lo si ritiene più opportuno (per noi in corrispondenza della pietraia dopo la fine delle corde fisse) si giunge in breve al sentiero di salita da Pian della Casa del Re e da lì velocemente alla macchina.
Col super Ferroviere momentaneamente non Ferroviere Piè, a sto giro tengo bene botta anche io e ce la portiamo a casa con un ottimo tempo. Gita molto bella e mai difficile davvero a torto trascurata!