- Accesso stradale
- Da Arnad
IMPORTANTE: alla fine di L7 c’è una grossa lama che sta per staccarsi.
Partiti con un po’ di anticipo da Champorcher, dove ci eravamo accampati la notte precedente, arriviamo sotto la parete ancora in ombra e al freddo. Per fortuna!! Ci perdiamo ben 4 volte durante l’apparentemente semplice avvicinamento, esplorando tutti i possibili settori del posto, fino a trovare il sentiero corretto arrivando all’attacco assieme alla prima luce ad illuminarci(se lasciate l’auto nella stradina chiusa al traffico tornare un po’ indietro a piedi e subito sulla sinistra).
All’attacco decidiamo di dividerci la via in 3 parti: la prima a Ceci, la seconda a me e gli ultimi tiri a Chiara, ancora reduce da una rovinosa caduta.
Su L1 e L2 (via canale del banano) Ceci si destreggia facilmente sui tiri di diedro, per poi superare agevolmente anche L3 con una prima parte verticale che segue una fessura, un elegante traverso a destra e una sdulferata finale che supera senza più rinvii rimasti.
Su L4 mi scaldo anch’io con un bel traverso a sinistra seguito da una placca. L5 comincia subito col chiave della via: un passaggio in lieve strapiombo su tacche che non riesco a liberare ma che riesco ad azzerare cinghialando, per poi continuare per quasi 40 m di placca goduriosa. L6 inizia con un traverso e una tecnica rimontata per aggirare l’aggettanza della roccia e continua su placca e L7 parte con un passaggio mistico in cui ti ritrovi schiacciato tra una rampa liscia di aderenza e uno strapiombo soprastante, che ti costringono a ballare e sperare di non cadere in testa a chi è rimasto in sosta.
Infine Chiara ci accompagna verso la cima con L8 che sale dei risalti rocciosi e L9 che supera un ultimo muretto e poi una placca fino all’ultima sosta.
Bellissima giornata in cordata con Ceci e Chiara e in compagnia di Eli, Tancre, Caia e Pippo che hanno fatto la diretta al banano e bucce d’arancia in una emozionante gara con noi! Menzione speciale a Simo e Davi che ci hanno aspettato in cima con il cibo per festeggiare.