Traversata stupenda ed emozionante, da effettuare con ottime condizioni meteorologiche e con passo sicuro.
Dopo la notte trascorsa alla Capanna Gnifetti partiamo per le 6, un po’ troppo tardi rispetto alla tabella di marcia che ci eravamo prefissati a causa dell’affollamento nel rifugio. Per fortuna la giornata è stupenda e fredda, tira solo un po’ di vento che speriamo non aumenti impedendoci di compiere la traversata. Cerchiamo così di recuperare parte del tempo perso con un buon passo fino al colle del Lys, superando diverse cordate dirette alle altre vette del Rosa. Arrivati all’attacco della cresta la traccia si impenna su un forte pendio ben gradinato per poi proseguire su un filo di cresta che a mio avviso è il più affilato ed esposto di tutta la traversata. Dopo un facile e non troppo esposto salto di roccia si è sulla vetta del Lyskamm Orientale. Il forte vento che ci gonfia la corda ci fa un po’ tentennare sul proseguire la traversata, ma il meteo è ottimo così come le condizioni della traccia e decidiamo di proseguire. Da lì inizia una rapida discesa verso la sella dei Lyskamm, e a seguire una serie di roccette da scavalcare. Noi abbiamo usato un paio di friends nel salto di roccia più lungo ma non sono fondamentali danno più che altro un po’ di sicurezza in più. Si giunge così sul Lyskamm Occidentale, dal quale riparte la via di discesa prima sempre su cresta e poi lungo un ripido pendio di ghiaccio molto duro da scendere faccia a monte (noi avevamo una sola piccozza ma averne due potrebbe aiutare in questo tratto). Arrivati in fondo si scende ancora per cresta fino ad un ampio vallone dove poi si risale leggermente fino al Colle Felik, dal quale si avvista facilmente il Rifugio Quintino Sella, dove siamo arrivati intorno alle 12:30 (circa 6,30 ore, prendendocela con calma). Attenzione al pianoro prima del rifugio dove già dalla tarda mattinata si aprono buchi molto pericolosi.