Il brutto tempo di venerdì/sabato ha portato un leggero imbiancamento delle cime, vento forte e un abbassamento consistente delle temperature. Col socio decido di spostare la gita un giorno avanti rispetto al weekend per trovare meno gente e clima migliore.
Partiamo alle 6 dalla Gnifetti come tutti gli altri; in tutto saremo 25/30 persone. La temperatura è più autunnale che estiva. Non so quanto ma abbondantemente sotto lo zero. Tutte le cime sono ben imbiancate ed il disastro di quest’estate si nota poco.
Man mano si sale il vento aumenta e non smetterà mai, ma proprio MAI
Una volta raggiunta la spalla da dove inizia la cresta per il Lyskamm orientale, ci sleghiamo in modo da proseguire senza la corda tra i piedi. Ognuno col suo passo – ognuno coi suoi pensieri. Da qui in poi ci sono tra i 20 ed i 30cm di neve fresca che ha cancellato quasi completamente la vecchia traccia/autostrada che si vedeva nei report precedenti.
Quindi un po’ a fisarmonica superiamo velocemente tutti i vari risalti comprese le due cime col vento gelido che non molla un attimo. Il mio timore è di perdere sensibilità ai piedi, che cosa che per fortuna capita solo in parte.
Le rocce lungo la traversata sono leggermente imbiancate, ma si superano senza problemi. La discesa dall’occidentale è ripida ed un po’ ventata; meglio farla faccia a monte.
Poi ci rileghiamo e niente problemi fino al Quintino Sella, sempre in compagnia dell’amico vento. Sei ore e 45 minuti da rifugio a rifugio
Come detto le ultime perturbazioni hanno un po’ sistemato i ghiacciai. Le condizioni paiono ottime per tutti i percorsi.
Dal 7 al 13 settembre i rifugi sono ancora aperti. Gli impianti assicurano una singola corsa al mattino ed una in discesa al pomeriggio.
con Gabriele