Leseney (Alpeggio) da Chabodey

Leseney (Alpeggio) da Chabodey
La gita
brunello-56
5 06/04/2012
Accesso stradale
A piedi dalla collina di La Salle

Oggi l‘intenzione era di fare la sola traversata sulla strada sterrata, tanto per camminare, prevedendo che, data l’esposizione, la neve nei valloni non avrebbe ancora permesso di salire. Invece strada facendo i programmi sono cambiati.
Arrivato a Lazey non si può resistere alla tentazione di andare a vedere l’imbocco del Vallon d’En Haut, col pianoro solcato dal Lenteney e splendida vista del Paramont sullo sfondo, e di salire agli alpeggi di La Joux. Qui si vuole poi vedere lo stato del sentiero n. 20 e, vistolo pulito, lo si imbocca. Così – passo dopo passo – sono arrivato fino a Leseney. Il sentiero è bellissimo, sempre visibile, anzi recentemente è stato sistemato; è tutto pulito, soltanto quando esce dal bosco è coperto dalla neve, però il suo andamento è sempre evidente (tra l’altro la neve è portante) e non si può sbagliare. Unico inconveniente i pini caduti che obbligano al dribbling. E’ un itinerario incredibile, sia per la solitudine vista la scarsa frequentazione e poi per la bellezza della destinazione: il pianoro di Leseney è un angolo bucolico di rara meraviglia.
Al ritorno poi anche un tocco di wilderness: alla palina, a mio rischio e pericolo (se non si arriva a valle occorre rifarsi il percorso a ritroso ….) ho imboccato quell’improbabile traccia di sentiero e sono sceso. Il sentiero all’inizio è abbastanza evidente, anche se ormai invaso dai pini; arrivato ad un Ru l’ho perso, ma immaginando che ne costeggiasse il corso, ho proseguito lungo questo fino ad un canalone innevato con la strada sbarrata dai pini abbattuti. Qui allora sono sceso a fondo valle (ormai si sentiva il rumore del torrente) e, colpo di fortuna, davanti c’era l’Alpeggio di Val du Fond.
Tornato a Lazey ho proseguito per Runaz lungo la sterrata. La strada è invasa dai pini abbattuti: l’inverno ed il forte vento di Gennaio hanno fatto una strage, le baite sono ora praticamente isolate.
Seguendo la strada ancora abbondantemente innevata (quindi il percorso oltre che noioso è diventato anche faticoso) si arriva al bivio con l’indicazione per Runaz, da dove si scende senza alcuna difficoltà in paese.
Escursione in perfetta solitaria (l’ultima persona è stata salutata a Chabodey, lungo il percorso solo un camoscio solitario), con meteo perfetto.
Facile escursione, classificabile come E ma che diventa EE se si decide di scendere lungo il sentiero per Val du Fond.

Grazie al fido Frank (tutto contento lui per avere ancora trovato la neve per farsi scivolare) per la compagnia, ed alla moglie per il pick-up a Runaz ed il coffee-break.

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