Non ci sono ne staffe per i piedi, ne scale e ne ponti sospesi da attraversare. Il cavo è sempre teso e i fittoni che lo tengono ancorato alla roccia sono privi di accorgimenti quali:
- lasco o gommini per evitare la rottura del moschettone in caso di caduta;
- "riccioli" che permettano di assicurare un compagno poco esperto con una corda.
Dall’arrivo della seggiovia a 1780 m girare a sx e seguire il sentiero pianeggiante che si inoltra nel boschetto. Qui sono state posizionate un paio di sculture in legno. I cavi della ferrata partono direttamente dal sentiero con un primo risalto verticale.
Roccia solida nella quale sono stati abbozzati (scavati) alcuni appoggi supplementari per i piedi. Si sale generalmente in traverso fino ad una zona verdeggiate su poca pendenza e priva di esposizione. Segue un ultimo risalto nuovamente più verticale e su roccia prima di raggiungere il sentiero a poca distanza dal rifugio Gardenaccia. La discesa avviene lungo il sentiero escursionistico del rifugio.
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