- Accesso stradale
- Tre semafori prima del passo per lavori.
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partiamo alle 8.30 dal passo con nessun portage, cosa rara visto il periodo.
Neve ben gelata e trasformata che in qualche punto richiederebbe i rampanti, però riusciamo a procedere per tutta la gita senza. Il traverso sotto l’ Huschorn ha alcuni tratti con pietre e terra affioranti,ma per tutto il resto del percorso l’ innevamento è notevole.
Molte persone sul percorso, quasi tutti diretti al Breithorn,anche perché le zone ci Boshorn-Galehorn restano chiuse per esercitazioni militari.
Arriviamo al colle senza problemi e, dopo qualche titubanza, iniziamo ad addentrarci nella conca glaciale fino al punto dove si lasciano gli sci.
La rampa iniziale è ripida ma brn segnata ,e soprattutto, i crepaccio terminali sono ben solidamente chiusi.
Attacchiamo poi la cresta che è ben tracciata e solida, anche il solito punto più esposto a 3/4 di cresta è in realtà abbastanza facile con le nubi che iniziano a pettinare la cresta senza togliere visibilità.
In vetta in tutto in 4h 30Min dal passo .
Discesa e rientro al colle senza problemi . La discesa poi , nonostante l’ora pomeridiana , abbastanza buona e gradevole fin quasi al passo.
Grande gita, il Leone è sempre un percorso spettacolare e di buon livello
Per l’ ultima uscita skialp di media quota decidiamo di tornare al Sempione, con una classica come il monte Leone. Per la socia sarebbe una prima assoluta per me già la quinta salita a questa stupenda montagna, ma dato che l’ ultima salita risale a non meno di 18.anni fa ,sono più che entusiasta di tornarci.