Evidentissimo e regolare scivolo di 700 metri di dislivello, grazie all'esposizione a nord viene spesso percorsa a fine stagione, quando ai Laghi di Fusine non c'è più neve.
Il più frequentato è il ramo di destra, più lontano dalle pareti e al riparo dalle scariche di pietre dai bastioni del Mangart, mentre le difficoltà sono analoghe per entrambe.
Partenza: Lago Superiore di Fusine, 941 m
Dal Lago Superiore di Fusine si segue la pista forestale per l’Alpe del Lago (sentiero n. 514-515), che si raggiunge in breve. Seguire una traccia nel bosco cercando il passaggio tendenzialmente sul lato destro della valle, dove la vegetazione è meno fitta.
Si raggiunge cosi la base della Forcella della Lavina appare evidente in tutto il suo sviluppo (ore 1.30).
Risalire il ramo destro su pendenza regolare e crescente senza particolari difficoltà. Poco sotto la forcella si può scegliere di uscire sulla sinistra con un breve traverso ripido, oppure direttamente con un passaggio stretto fra le rocce (ore 2.00).
Discesa
Lungo l’itinerario di salita. E’ possibile scendere anche l’altro ramo della forcella (destra orografica), incontrando difficoltà analoghe, tenendo presente che, essendo vicino alle pareti del Traunig, è soggetto a scariche di pietre, soprattutto in primavera.
Il tratto di bosco può essere attraversato anche scendendo lungo l’alveo ghiaioso del torrente, che sbocca sulla destra dell’Alpe del Lago.
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