Grandiosa cavalcata su calcare multicolore dal grip eccezionale. Belli tutti i tiri. Consigliatissima. Avvicinamento: superare la prima balza rocciosa per tracce di sentiero. Poi si può andare su dritti sull’erba un po’ a caso. Attenzione che è comparsa una nuova via a sinistra di Beber, su spit argento, che supera all’inizio un grosso tetto. Bebert ha invece spit dorati. Qualche parere sui vari 6c: il più duro secondo me L2: placca micidiale, appigli piccoli e lontani per le mani…; il più abbordabile L3, anche l’unico che mi è venuto a vista: lungo ma intuitivo e scalabile; L1 anche tosto a freddo e con dita che si gelano andando su. Qui il passo duro è il ristabilimento sopra lo strapiombino: consiglio, dopo aver tirato su piede dx usando fessura sopra il tetto, di spaccare e uscire a sinistra. L7 ha un boulder in partenza faticoso e di difficile lettura. Io ho traversato basso, tallonato, poi salito stando a sinistra. Il resto faticoso ma più semplice. Su L8 in effetti si può evitare l’A0, ma richiede altro boulder attorno al 6c, più facile per i lunghi. Doppie comode come descritto, tratte che da S4 si va a S2, non S3: giù dritti fino alla cengia (attenzione sassi), poi si cammina verso S2. Occhio alla doppia S7->S5: lunga, obliqua, a rischio incastro.
con Claudio