- Accesso stradale
- ottime
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Alla partenza alle ore 9.00: +6°C, cielo terso, leggero vento da nord (favonio), discreto rigelo notturno.
SALITA – Si scende dall’auto e si calzano gli sci. Per buona parte siamo saliti su neve portante e al muro in ombra, sotto il Piz Polaschin, abbiamo calzato i rampanti.
SULLA CIMA SCIALPINISTICA – Vento a raffiche ma sopportabile e panorama a 360° sulle montagne circostanti. Abbiamo evitato di raggiungere la cosiddetta cima estiva, che si percorre a piedi e non è proprio a due passi, per timore di tardare troppo la discesa.
DISCESA – Ore 12.30 – In alto: sottile crosticina e neve molto dura per via del vento che ha soffiato nei giorni passati e un po’ rovinata dai numerosi e vecchi passaggi. In basso: firn non ancora cotto al punto giusto e gli ultimi 100 metri di dislivello su neve marcia senza fondo.
NOTE: Non si è vista una nuvola in tutta la giornata. Una quindicina di persone lungo il percorso.
P.S. – Sono ormai passati più di trent’anni da quando, io giovanissimo aspirante scialpinistaalpinista, sono salito per la prima volta sul Piz Lagrev, guidato dall’indimenticabile Celso, che allora era responsabile dei corsi di scialpinismoalpinismo della Sezione Valtellinese del CAI di Sondrio. A Lui, autentico Maestro di Montagna e pioniere del Soccorso Alpino Valtellinese, voglio dedicare questa mia salita.
VIDEOGALLERY – http://www.youtube.com/user/joevaltellina?feature=mhum
FOTOGALLERY – http://www.panoramio.com/user/1057470