- Accesso stradale
- in auto sino al parcheggio degli impianti di Hohsaas a Saas-Grund - parcheggio costo giornaliero CHF 12
Salita effettuata in giornata partendo da Torino e prendendo gli impianti di risalita a Saas-Grund. Dall’arrivo della cabinovia di Hoshaas, scendere passando sotto l’impianto su una evidente strada sterrata, che probabilmente in inverno è una pista da sci. Si raggiunge un semipiano, da cui la pista/sterrata vira verso ovest e la Weissmieshutte, da qui abbandonare la pista/sterrata e salire verso nord-est, sino ad individuare gli ometti che conducono al percorso parzialmente attrezzato che porta al Lagginhorngletscher. Dopo il tratto attrezzato c’è un punto in cui la traccia si biforca: in quel punto salire verso nord invece di continuare ad obliquare verso est, poi gli ometti sono di nuovo evidenti ed abbondanti e conducono alla costola rocciosa che immette sul Lagginhorngletscher.
Il Lagginhorngletscher si presenta molto magro di neve, con pochi crepacci assolutamente evidenti ed aggirabili senza alcun problema, noi lo abbiamo percorso agevolmente senza indossare i ramponi, sia in salita che in discesa al ritorno. Terminato il ghiacciaio si sale sempre in direzione nord-est su pietraia fino a guadagnare la cresta ovest del Lagginhorn, seguendo gli ometti abbastanza frequenti in questo tratto. Una volta guadagnata la cresta ovest, sempre piuttosto ampia e priva di esposizione, tranne in un paio di punti, non rimane che continuare a seguire gli ometti e raggiungere la cima del Lagginhorn, che rimane sempre visibile. Negli ultimi 150 metri di dislivello abbiamo trovato un pò di neve, ma in quantità talmente esigua da farci propendere per continuare la salita senza calzare i ramponi.
Breve sosta in cima nei pressi della croce, perchè il vento piuttosto freddo cominciava ad ammassare nuvole sulla dorsale Lagginhorn – Weissmies (ormai già coperto dalle nuvole), poi ripercorriamo l’itinerario a ritroso e ritorniamo ad Hoshass a prendere la cabinovia per scendere a Saas-Grund.
Piacevole salita su questo “4000” effettuata in giornata con Gaia, che ringrazio per avermi accompagnato e sopportato. Al rientro come da tradizione sosta in zona Lago Maggiore per cena: abbiamo scovato con un pò di fortuna un’ottima steak-house ad Ornavasso che, seppur non ha la vista sul lago, si è rivelata davvero fantastica: “spiedone di carne della casa” e consone libagioni, per reintegrare le energie spese e celebrare la cima raggiunta.