- Accesso stradale
- sgombro fino alla diga
- Osservazioni
- Nessuno
- Quota neve m
- 2000
fermati al col collon.
la parte superiore della gita ( dal rigugio in su) è costituita da crosta da vento morbida, sciabile senza eccesive rogne con un pò di attenzione; sotto il rifugio invece è un manto uniforme di ottimo firn, che in alcuni punti, dato il freddo, fatica molto a mollare ( discesa alle 13 )
avvicinamento eterno:all’andata abbiamo seguito le indicazioni per l’itinerario estivo al rifugio; in generale una buona scelta: anzichè scendere lungo la strada ghiacciata tracciata dalle motoslitte si sale leggermente e si sbuca 200 m (di dislivello) sopra il prarayer l’unico guaio un paio di punti senza neve nel bosco. occhio a seguire questo itinerario con neve assestata, infatti si superano due canali slavinosi
per il ritorno inveca abbiamo preferito la strada. è tutta in salita dal prarayer alla diga, ma è battuta dalle motoslitte e rimane abbastanza in ombra perciò, sci a spalla la si percorre senza grandi disagi