Jebel Aguelzim parete SE

Non abbiamo trovato recensioni su questo itinerario, ci ispiravano gli ampi lenzuoli bianchi sommitali che vedevamo dal Rifugio e dalla cima del Toubkal cosi siamo andati a dare un occhiata da vicino. Le vette dell’Aguelzim sono quasi per nulla frequentate per via dell’accesso difficoltoso nella parte bassa. Occorre osservare bene i passaggi da sotto la parete, se si sbaglia si arriva sulla barra rocciosa.
Abbiamo effettuato questo itinerario l’ultimo giorno visto che si scende molto più bassi del Rifugio e si arriva direttamente sul sentiero da fare al ritorno prima del Villaggio Sidi Chamarouche.
Non farsi ingannare dal breve dislivello, la gita è lunga per il notevole spostamento anche scomodo da fare con traversi in diagonale.
Questa cima è la più panoramica di tutte, la vista sul deserto e sulla pianura di Marrakech è mozzafiato, come anche spettacolare la vista sul Toubkal.
La discesa nella parte alta è su pendii ripidi e ampi pienamente soleggiati, si restringe nella parte bassa e diventa laboriosa in quanto occorre ricucire qua e là i vari lenzuolini di neve tra le rocce e raccordarsi a pendii più ampi. L’itinerario si scopre via via sciando ed è una sorpresa dietro all’altra. Bellissima l’ultima parte più incassata tra le rocce.
Nella parte bassa abbiamo bypassato un masso roccioso, con un po di acrobazie siamo riusciti a non togliere gli sci, con innevamento scarso questo tratto non si riuscirebbe a percorrere.
Su tutta la discesa abbiamo trovato neve primaverile cotta a puntino, scorrevolissima.
Non ci aspettavamo proprio una paretina cosi interessante con neve goduriosa cosi. Siamo stati molto soddisfatti.
Purtroppo il tempo a disposizione è finito, questi 5 giorni intensi sono trascorsi velocemente, abbiamo ancora il sentiero a piedi fino a Tamatert e poi lasciamo le montagne dell’Alto Atlante con già molta nostalgia… Questo luogo è un angolo di Paradiso davvero meritevole di essere scoperto!. Fantastique!

con Marco