Jazzi (Cima) Via Normale da Macugnaga

Jazzi (Cima) Via Normale da Macugnaga
La gita
giechk
5 12/09/2025
Accesso stradale
Da Pecetto, parcheggio costoso.

Giorno 1: partiamo da Pecetto dopo aver pagato a malincuore i 16€ (!!) di parcheggio per due giorni e cominciamo ad approcciare una simpatica pendenza che ci accompagnerà fino all’arrivo al bivacco. Di fatto, nella parte bassa il sentiero è sempre ben segnato, mentre nella parte alta diventa più intuitivo e con meno ometti, con delle nuvole che ci avvolgono rendendoci ancora più arduo l’orientamento e ci precludono la vista sul Rosa e sulla nostra cima. Dopo 4 orette siamo al bivacco: le nuvole non accennano ad andarsene, la sera si avvicina e con nostra sorpresa scopriamo che né la luce né il sistema idrico sono funzionanti. Allora, armati di borracce e bottiglie, tentiamo di trovare dell’acqua, prima in direzione del passo jacchini, ma senza successo e poi seguendo l’indicazione Monte Moro, che ci porta su una scomoda pietraia e nei pressi di un ghiacciaio, dove infine riusciamo a rifornirci per la sera e il giorno successivo.
GIORNO 2: sono le 5:30, il cielo è terso e sotto le stelle ci incamminiamo lasciandoci alle spalle il bivacco. Superiamo il primo muretto verticale seguendo le frecce e stando leggermente sulla sinistra, poi un breve pianoro, un vago diedro di sfasciumi e giungiamo ai nevai che avevamo visto il giorno precedente cercando l’acqua. Da qui proseguiamo su una pietraia immonda stando sulla sinistra, seguendo per quanto riusciamo gli ometti, che sono però sempre più radi ed evitando la neve fino a quasi al di sotto dei ruderi della stazione meteo dove siamo costretti a calzare i ramponi per superare l’ultimo tratto. Da qui in conserva continuiamo a salire evitando la cresta sulla sx (decisione che si rivelerà sbagliata) e passando a dx in un canale di sfasciumi e sottoposto a scariche che superiamo con fatica per raggiungere il tratto con le catene. Seguendo prima le catene in verticale e poi gli spit traversando a sx raggiungiamo il passo, sono le 8 e queste ore passate a controllare nervosamente i passi sulle rocce instabili ci hanno un po’ logorato, ma davanti a noi si staglia finalmente il ghiacciaio che conduce alla cima. Velocemente scendiamo qualche decina di metri e attraversiamo in piano la prima parte per aggirare una grossa seraccata e portarci sulla salita retrostante, dove finalmente ci lasciamo trascinare dalla nostra testa, che sta già vagando con l’immaginazione sul panorama di vetta, per superare una serie di crepacci ben chiusi e giungere agli ultimi passi prima della croce. Sono le 9:15 e l’unica cosa che ci resta da fare è suonare la campanella e restare a bocca aperta davanti alla maestosità della est del Rosa che si staglia sopra di noi come una muraglia scaldata dal sole che respinge a valle le nuvole che nel corso della nostra salita si sono riformate.
Per la discesa seguiamo fedelmente le nostre tracce sul ghiacciaio fino al passo e da qui ancora gli spit fino alle catene dove facciamo una breve calata. Qui, al contrario dell’andata, non imbocchiamo ancora il canalino della morte dove nel frattempo un allegro gruppo di camosci sta causando un bombardamento di sassi, ma scendiamo stando sul filo di cresta che scopriamo essere piu semplice e stabile. Alla stazione meteo indossiamo i ramponi e scendiamo sciacchiando tutto il nevaio senza ripetere la pietraia dell’andata. Dalla fine poi al Sella, rientrando nelle nostre amate nuvole che ci hanno aspettato e poi giù fino a Pecetto.

RIASSUNTO:
1) No acqua e luce al bivacco
2) Consigliato proseguire un po’ oltre il giorno prima per capire la direzione giusta da seguire
2) Meglio salire sfruttando interamente il nevaio che porta ai ruderi della stazione meteo ed evitare la pietraia
3)Dalla stazione meteo affrontare senza paura la cresta ed ignorare il canale sulla dx

Grazie a Pie per l’idea balenata all’improvviso il giorno prima, che ci ha portato su una cima stupenda dalla quale abbiamo ammirato dei giganti di neve e ghiaccio e roccia. Ci prendiamo la nostra rivincita dopo le scornate passate in Adamello.

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