Invergneures (Pointe des) da La Joux per i laghi Usellettes

Invergneures (Pointe des) da La Joux per i laghi Usellettes
La gita
ivangraticoli
4 07/09/2025
Accesso stradale
Due tratti a senso unico alternato regolato da semafori tra La Thuile e La Joux. Parcheggio a La Joux €5 per la giornata.

Da La Joux al rifugio Deffeyes ho seguito la bella e comoda mulattiera segnata 2 che poi si accompagna al 3. Dal rifugio sono sceso brevemente sul sentiero per il colle Planaval deviando a sinistra poco dopo il ponticello per una traccia non segnata ma abbastanza evidente che segue il tubo della presa dell’acqua per il rifugio risalendo il ripido tratto erboso che porta all’ingresso del vallone sospeso. Nel vallone mi sono tenuto nei pressi del torrente seguendo qualche ometto che un po’ ho perso e ogni tanto ritrovato, la direzione è comunque evidente. Appena a vista dei laghi Usellettes ho deviato a destra risalendo la pietraia sotto il verticale versante nord-est della vetta. Sulla pietraia si trovano diversi ometti a indicare gli zig zag di salita ma con la dovuta attenzione a non smuovere troppe pietre, si risale anche più diretti. Risalito questo tratto, come specificato nella descrizione, conviene tenersi sulla destra non allontanandosi troppo dalla verticale della cima anche se il terreno non è certo comodo: pietre di svariate dimensioni con rari tratti di terriccio e nessuna traccia, fino a giungere all’imbocco dei canalini pietrosi che portano in cresta. Io mi sono invece tenuto basso nella sempre pietrosa conca – ci sono ometti anche qui – fino a sbucare poco al di sopra del ghiacciaio dell’Usellettes. Fatte le foto di rito ho cercato di tenermi il più possibile in quota facendo un traverso sempre sulle solite costanti pietraie – in questa parte non c’è modo di uscirne – rientrando in direzione dell’Invergneures e raggiungendo i brevi canalini che portano al colletto sotto la cuspide sommitale. In salita ho scelto il canalino di sinistra che mi è sembrato meno ingombro di pietre, poi dal colletto tutto semplice tra erbetta e roccia camminabile fino al masso piatto della vetta che ho salito trovandolo bello stabile.
In discesa, tornato nei pressi del colletto, ho scelto un canale più pietroso a sinistra di quello percorso in salita (sinistra nel senso della discesa) portandomi alla base dei canali dove ho composto un grosso ometto. Da lì ho seguito quello che sarebbe stato il percorso più logico per la salita tenendomi non lontano dalla verticale della cima fino a ridiscendere nella conca pietrosa dove ho ritrovato gli ometti. Sceso ai laghi ho attraversato il loro pianoro trovando gli ometti che mi hanno condotto con facile discesa fino a intercettare il sentiero 2 per il Passo Alto che ho percorso in discesa tornando al rifugio. Dal rifugio sono sceso verso il lago dei Seracchi (due brevi e semplici tratti con corda fissa) su bel sentiero verso le cascate del Rutor e giù fino a La Joux.
L’itinerario così riportato è di oltre 23km.

Partito alle 6,40 a La Joux 5°. Il primo sole l’ho trovato poco prima del rifugio. Per tutto l’itinerario, soprattutto dal rifugio in poi, gli ambienti sono stupendi e i panorami lo sono altrettanto. Itinerario che sconsiglio in caso di nebbia o cattivo tempo o anche di meteo ottima in caso non si abbia dimestichezza con pietraie ripide e non del tutto stabili. Dai laghi Usellettes in su, qualsiasi via si scelga ci sono solo pietraie.
Nessun incontro; solo in discesa diverse persone tra il rifugio e le cascate.
Un saluto ad Alberto che mi ha segnalato questo itinerario in una zona dove, solo dopo esserci tornato me ne sono ricordato, molti anni fa feci forse la mia prima uscita invernale.

Link copiato