- Accesso stradale
- Parcheggio a les Eaux Rousses
Partenza notturna dal fondovalle. Fino al bivacco: qualche errore di percorso, tracciato poco evidente e segnalato solo da ometti, terreno disagevole, massacro delle articolazioni in discesa. Punta Bianca: aggiramento a destra dei torrioni sovrastanti il bivacco, seguendo ometti e tracce di passaggio, a tratti esposto ma relativamente breve. Poi salita facile ed evidente. Grivola: accesso per la cengia “bassa”. Al suo esaurimento (baratro) deviazione a destra per entrare nel canale di ghiaino del colle Tuckett. Ometti ben visibili fino al canale e l’orientamento è piuttosto facile grazie a questi, altrimenti sarebbe complicato. Salita del canale, poi quattro tiri nel suggestivo imbuto superiore della parete. Quindi abbiamo fatto una deviazione diretta in cresta. La via corretta è così: alla quarta sosta, che si trova proprio sopra l’uscita dell’imbuto, traversare a sinistra per qualche metro su cengetta terrosa. Raggiungere e seguire un vago sperone di blocchi (un anello con cordino) che conduce alla quinta sosta. Da lì per canalino camino (grande anello di ferro) alla sosta sulla cresta sommitale.
Tutte le soste del percorso corretto sono su 2 spit collegati. Discesa per noi con 5 calate da poco meno di 30 metri, camminando in discesa sul quinto tiro perché calarsi sarebbe disagevole: la sosta è attrezzata dietro uno spigolo tagliente.
Su questo versante la Grivola sembra un colossale castello di sabbia. È bello girarsi indietro, dopo la penosa discesa, e pensare di essere riusciti in qualche modo a salirci sopra.