- Accesso stradale
- nessun problema sulla transitabilità della strada all'Autaret
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1500
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Itinerario ovviamente proposto dal solito ORFOKUMBU che da tanti anni volevo percorrere. Si sale verso la facile TETE NOIRE (ou Mandette) come se percorreste il salitone finale verso destra. Ed invece di andare verso la tete noire vi infilate verso destra in un ripido ma percorribilissimo canale a 40 gradi che si fa , ovviamente, ramponi ai piedi. Condizioni permettendo si fa senza particolari problemi e si esce ad un centinaio di metri dalla vetta che si fa, di nuovo (guarda caso!) ramponi ai piedi. Un pelino esposto il tratto finale ma niente di che, si fa, senza problemi. In cima ripetitore con tanto di pannelli solari come essere in cima alla Maddalena. Noi siamo scesi per il tragitto più “istintivo” sbagliando (come tutti). Infatti percorrere la via normale implica il ri-pellamento con risalita finale di 95 metri prima di re-infilarsi sul vallone di Halte-Robert e scendere al Pont de l’Alpe.
Mega gitone con neve bellissima, trasformata, dislivello complessivo 1500 metri, sovente impegnativi, con percorrenza su ogni tipo di terreno (forse mancava la roccia!) riservata ad alpinisti chevronnes con discreto allenamento. Ad oggi i pendii sud del vallone di Serre Chevalier sono in ottime condizioni. Un grazie ad ORFO per la bella idea (e che voleva scendere dal canale a 45 gradi su Valloire, ripellare e rientrare , progetto non portato a termine causa nuvole nella parte bassa). Panorama eccezionale su tutti gli Ecrins ed ambiente spettacolare. Gita complessa anche come orientamento. Grazie anche a Guidox, annalisa, complimenti a Stefano, great-climber BARBI, teresa,….
Discreta sbrodolata di foto sul solito www.flickr.com/photos/snowlover62/sets